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Chiara Appendino toccata dalla sconfitta M5s: "Finita la fase espansiva. Scusatemi, sono emotiva..."

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Chiara Appendino ha già fatto gli scatoloni. L'ormai ex sindaca di Torino dovrà cedere la poltrona a uno tra Stefano Lo Russo e Paolo Damilano. Per lei ora c'è solo una scadenza, "la più importante": "Devo dare vita a mio figlio Andrea, che nascerà tra due settimane. Dedicherò i prossimi mesi soprattutto alla mia famiglia, che mi ha supportato tanto, e alla quale in questi cinque anni ho anche tolto tanto". Eppure nella città in cui il Movimento 5 Stelle ha governato per cinque anni i risultati sono stati deludenti. "Credo sia un risultato legato alle nostre vicissitudini recenti - si è giustificata la Appendino in conferenza stampa -. Non penso che sia un giudizio sulla mia amministrazione, e non deve esserlo neppure sul percorso iniziato da Giuseppe Conte. La nostra fase espansiva è finita, bisogna prenderne atto. Ora se ne deve aprire una nuova".

 

 

Una nuova e tutta in salita. Merito secondo l'ex prima cittadina anche del Partito democratico. A Torino l'alleanza non è riuscita, così come in tantissime altre città: "Non è una questione personale, lo ribadisco. Avevamo proposto al Pd un percorso comune, loro hanno scelto un'altra strada, arrivando anche mettere nero su bianco il fatto che non ci volevano. E poi gli elettori non sono pacchi da spostare a proprio piacimento".

 

 

E ancora: "Gli elettori che ci hanno votato saranno determinanti per il ballottaggio, ma noi staremo all'opposizione. Piuttosto, i due candidati rimasti in gara dovranno convincere gli astenuti". Sulla strada delle coalizioni anche il neo leader Conte. Vista la batosta alle elezioni l'ex premier non ha alcuna intenzione di far fallire l'intesa con i dem: "È finita nel M5s la stagione in cui si andava a tutti costi orgogliosamente da soli - ha detto -. C'è già stata una svolta".

 

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