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Edoardo Rixi, "Assolutamente sì". Lega fuori dal governo? Salvini e Draghi a un passo dalla crisi

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Dalla crisi "con il governo alla crisi "di governo" il passo è breve. Matteo Salvini attacca sulle tasse, il premier Mario Draghi cerca di ricucire, ma è dalla Lega che arrivano altri segnali bellicosi. Intervistato dal Giornale, Edoardo Rixi, membro della commissione Trasporti e responsabile nazionale Infrastrutture e uomo forte del Carroccio in Liguria, ammette che la tensione tra partito e resto della maggioranza "è innegabile". 

 

 

 

 

 



A scoperchiare il vaso di Pandora, la delega fiscale con annessa riforma del catasto avanzata dal governo. Una accelerazione che ha trovato la netta opposizione dei ministri leghisti, assenti al CdM per protesta. "Vorrei ricordare a tutti - sottolinea Rixi - che il tema della prima casa in particolare e della revisione del catasto se fatto senza dei paletti precisi rischia di aumentare la pressione fiscale sugli immobili, in particolare in una Regione come la Liguria dove abbiamo un numero elevatissimo di A1".

 

 

 

 

 



La polemica ha coinvolto anche Giovanni Toti, governatore ligure che ha criticato la posizione dei leghisti. Sullo sfondo, le tensioni nello stesso centrodestra dopo le elezioni comunali. "Deve trovare una sua unità che è difficile avere quando una parte sta in maggioranza al governo e una in minoranza - riconosce ancora Rixi, riferendosi a Fratelli d'Italia -. Bisogna concertare un tavolo che venga fatto ben prima delle campagne elettorali e aiutare i candidati a farsi conoscere. È stata una campagna elettorale difficile. Gran parte dell'elettorato di centrodestra, soprattutto nei quartieri popolari, non è andato a votare perché questo governo non entusiasma. Le riforme promesse su giustizia, appalti e tutta una serie di temi mi sembra siano rimaste solo sulla carta".

 

E dunque dal campo elettorale si torna a quello di governo. E il leghista aggiunge: "Draghi secondo me è un ottimo premier, ma non è detto che durerà fino al 26 o al 27 quando ci sarà la riforma fiscale complessiva. Non vorrei dare deleghe in bianco a chi non conosco. Se poi qualcuno vuol andare col centrosinistra per una poltrona in Parlamento". In questo caso, il riferimento è ancora a Toti e a Brugnaro, che secondo i retroscena sarebbero tentato da una eventuale intesa centrista con Matteo Renzi.
 

 

 

 

 

 

 

Anche alla luce di questi movimenti sotterranei, chiarisce Rixi, è "assolutamente" possibile che la Lega esca dal governo: "Siamo mal tollerati. Secondo me Draghi ha dei cattivi consiglieri e questo è un problema. Siamo entrati nel governo perché si era visto che un esecutivo formato da Pd e 5 stelle con il Conte 2 era assolutamente incapace di affrontare anche solo il tema delle vaccinazioni. Mi auguro che il Paese metta al sicuro il suo futuro piazzando una persona come Draghi al Quirinale, ma poi pensando al traguardo delle elezioni che saranno a metà del 2022 oppure nel 2023". 

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