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Vittorio Feltri, lo sfogo: "Il cu***, la parte che nella sinistra sostituisce il cervello". Perché Meloni non sarà mai premier

 Giorgia Meloni

Vittorio Feltri
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Scopriamo all'improvviso di essere circondati da pericolosi, violentissimi fascisti che avvelenano la nostra pacifica esistenza. Si salvi chi può. I politici chiedono a gran voce lo scioglimento di sparuti gruppi folcloristici che inneggiano al duce senza mai averlo conosciuto, neppure indirettamente, e nonostante ciò hanno nostalgia di lui e dei suoi manipoli pur non sapendo cosa facessero e perché. Ma quello che sta succedendo in questi giorni durante i quali le camice nere odierne se la prendono con il Green pass anziché coi comunisti, è nulla rispetto a quanto accadrà qualora si dovesse andare a elezioni nazionali, ammesso che esista ancora la buona abitudine di consultare il popolo. Io seguo la politica da quasi sessanta anni, e ne conosco le pessime abitudini.

 

 

Raramente ho sbagliato le previsioni forse perché ho tutti i difetti dei partiti e so come essi ragionano o sragionano. È probabile che Fratelli d'Italia risultino vincitori, nel senso che la Meloni raccolga più voti degli avversari, pertanto abbia diritto di diventare premier. Ipotesi che mi fa ridere perché se si verificasse andremmo incontro a uno spettacolo irresistibile. Flaiano diceva che i fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti. Parole sante. Cosicché per impedire a Giorgia di ambire legittimamente a occupare Palazzo Chigi, la sinistra postcomunista, formalmente e in pratica ancora rossa, scatenerebbe una battaglia contro l'unica donna leader politica diquesto vituperato Paese, cercando con successo di sputtanarla in quanto una persona non può essere di destra, e, se lo è, di sicuro si tratta di una fascista anche se nata mezzo secolo dopo la morte di Mussolini, unico capo del regime littorio.

 

 

Infatti dalle nostre parti non esiste neanche il senso dell'umorismo e se uno ha il mal di gola o di pancia certamente la colpa è degli squadristi degli anni venti, benché siano morti tutti uccisi dai partigiani (pochi) o passati dopo il 25 aprile al PCI. Quindi non illuderti cara amica Meloni, il voto degli italiani non conterà un tubo, prevarrà il pregiudizio di una classe politica miserrima, rappresentata da Letta e dai suoi sodali, buoni a nulla ma capaci di tutto, perfino di rivitalizzare il fascismo immaginario. Tutto ciò sarà disgustoso, ma diverrà realtà e sarai costretta prima a mandarli al diavolo e successivamente al governo.

 

 

I tuoi suffragi meritati, invece che presi sul serio come accadrebbe in una democrazia normale, saranno presi per il culo, la parte del corpo che nella sinistra sostituisce il cervello. In cauda venenum: i tuoi nemici comunisti dimenticano che negli anni Settanta consideravano compagni i terroristi che ammazzarono più gente in Italia che le bombe atomiche in Giappone. Gli assassini si definivano comunisti armati. Un ricordo personale. Quando fu rapito Moro io ero in un cinema di Bergamo per assistere a una riunione sindacale. Allorché un signore, interrompendo la seduta, annunciò l'avvenuto sequestro, in sala scoppiò un applauso. E adesso questa gente ci impartisce lezioni di democrazia.

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