Il vero motivo

Matteo Salvini, indiscreto dal Consiglio federale: "Il fedelissimo Andrea Crippa si schiererà con Giorgetti"

Cambiano gli equilibri dentro la Lega. Indiscrezioni dal Consiglio federale convocato alle 18 alla Camera dei deputati riferiscono già di una grossa sorpresa in vista: Andrea Crippa, ex leader dei Giovani Padani nonché dal 2019 vice del segretario Matteo Salvini si starebbe per spostare verso Giancarlo Giorgetti. A pesare, più che le frizioni tra Salvini e Giorgetti sulla "linea europea" della Lega, quelle tra Crippa e Claudio Durigon. Come sottolineava qualche settimana fa un retroscena di Formiche.net, Crippa rappresentava il malumore della Lega "nordista" nei confronti del "cerchio magico romano"del Carroccio. Ma non solo: altre indiscrezioni pre-vertice riferiscono che Crippa starebbe raggruppando alcuni parlamentari e senatori, sia da Nord sia da Sud, pronti a sostenere la sua linea.

 

 

 

 

 

 



Il clima dentro al partito è di grande attesa, perché il Consiglio federale di questo pomeriggio potrebbe dare indicazioni fondamentali sul futuro della Lega. Nessun commento ufficiale, fino a oggi, sull'intervista concessa da Giorgetti a Bruno Vespa per l'ultimo libro del conduttore di Porta a porta, in cui il numero 2 della Lega e ministro dello Sviluppo economico si è lasciato sfuggire parole pesanti sugli "errori" della Lega sulle alleanze a Strasburgo. Nulla di nuovo sotto il sole, per la verità: Giorgetti aveva già detto a chiare lettere di sperare in un riposizionamento della Lega dentro al Ppe, allontanandosi così dal fronte sovranista. Salvini però la pensa diversamente, e il Consiglio federale potrebbe diventare la sede di un confronto (vivace) tra la base e il governista Giorgetti, che non ha esitato a silurare la candidatura di Silvio Berlusconi al Quirinale per rilanciare quella del premier Mario Draghi novello presidente della Repubblica. Un bel guaio, per Matteo che al Cav aveva giurato pieno appoggio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 



D'altronde, secondo il Corriere della Sera, il malumore dei big leghisti nei confronti di Giorgetti nascerebbe non tanto da quanto detto, ma dalla modalità: non un "retroscena rubato", ma attraverso "un intervistatore dal peso assoluto come Vespa". E la videochiamata di Salvini con Victor Orbán e Mateusz Morawiecki, premier (sovranisti) di Ungheria e Polonia, a poche ore dal Consiglio federale sarebbe un segnale lanciato proprio a Giorgetti.

 

 

 

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