Strategie sotterranee
Goffredo Bettini e Gianni Letta, retroscena dal pranzo di compleanno: "Quirinale e Palazzo Chigi, tutto deciso"
C'era anche Gianni Letta seduto al "tavolo bipartisan" di Goffredo Bettini per affrontare il nodo del Quirinale. Un retroscena di Repubblica rivela gli invitati e il menù (politico) del pranzo di compleanno casalingo del grande vecchio del Pd romano e vero e proprio "deus ex machina" di ogni trattativa sotterranea. "Lasagne, polpette al sugo, pasta e ceci e verdura ripassata", si legge. Ma per i suoi 69 anni, Bettini si è regalato qualcosa di più: una tavolata nella villetta del suo ex autista con un centinaio di invitati potentissimi. "Tutte persone con cui ho vissuto delle straordinarie esperienze", ha chiosato il festeggiato.
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C'erano Letta (il forzista consigliere principe di Silvio Berlusconi, ma non suo nipote Enrico Letta, segretario dem) e Giuseppe Conte leader del Movimento 5 Stelle, i ministri democratici Andrea Orlando e Dario Franceschini insieme ai sindaci di Roma Gualtieri e di Napoli Manfredi, il vicesegretario Pd Beppe Provenzano e il governatore del Lazio Nicola Zingaretti oltre a "una pletora di assessori e parlamentari tra cui Mancini, l'eminenza grigia del Campidoglio", sottolinea Repubblica.
Poche, ma cruciali indiscrezioni sul tenore della conversazione. "Tutti d'accordo su una premessa: se Draghi vorrà salire al Colle nessuno potrà sbarrargli il passo. «Verrebbe eletto in cinque minuti», sulla scorta però di un accordo che blindi la legislatura. Sarà poi lui a indicare il premier incaricato di portare le Camere a scadenza naturale, ché le urne anticipate non le vuole nessuno, se non Fratelli d'Italia e un pezzo di Lega".
Soluzione ovvia, a quel punto: a Palazzo Chigi andrebbe Daniele Franco, ministro del Tesoro e sorta di "delfino" e uomo di fiducia di Draghi, con in mano il delicatissimo dossier del Pnrr che tanto interessa a Sergio Mattarella e a Bruxelles. A quel punto si innescherebbe un notevole effetto domino. "Zingaretti lascerebbe la Regione per entrare nel nuovo governo. E nel Lazio si voterebbe qualche mese prima, insieme alle amministrative di primavera. Con un candidato di centrosinistra già scelto: Enrico Gasbarra, ex deputato in Italia e in Europa con solidi rapporti Oltretevere".
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