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Carlo Calenda cambia gruppo in Europa: "Effetti sul Quirinale", cosa c'è dietro davvero

 Carlo Calenda

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A Carlo Calenda è bastato sentir parlare di un possibile ingresso del Movimento 5 Stelle nel gruppo dei socialisti all’Europarlamento per prendere la decisione-lampo di uscire e di aderire a RenewEurope, fondato nel 2018 dal presidente francese Emmanuel Macron e di cui fa parte anche Italia Viva di Matteo Renzi. “La mossa anti-grillina del Churchill dei Parioli - scrive provocatoriamente Dagospia dando conto della notizia - ha degli effetti anche nella partita per il Quirinale”.

 

 

Di fatto Calenda si è riposizionato, forse aprendo la strada al famoso patto di centro in Italia, di cui tanto si parla ma che nessuno mai realizza. “Questo è il primo passo verso la creazione di una forza di centro anche in Italia”, è la scommessa di Sandro Gozi, un altro che ha preso parte alla fondazione di RenewEurope. Gruppo che adesso conta anche Calenda tra le proprie file, con il leader di Azione che ha annunciato lo strappo così: “Come confermato da Enrico Letta si va verso l’ingresso del M5s nel gruppo TheProgressives. Lo considero un grave errore politico che tradisce il mandato degli elettori alle ultime europee”.

 

 

Immediato è arrivato il plauso di Matteo Richetti, braccio destro di Calenda: “Bravo Carlo, se l’apporto è il socialpopulismo non è quello su cui ci siamo impegnati con gli elettori. Noi continuiamo nel solco riformista e democratico”. Approvazione anche da Benedetto Della Vedova, di +Europa: “Ora tra noi ci sarà sinergia anche in Europa”.

 

 

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