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Green Pass, il governo pone la fiducia. Rivolta-FdI: "Imbarazzanti, Parlamento calpestato"

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Il governo ha posto la questione di fiducia alla Camera sul decreto legge relativo all'obbligo del green pass. Lo ha comunicato all'Aula il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà. Subito dopo il presidente della Camera, Roberto Fico, ha convocato la conferenza dei capigruppo. La decisione, però, non è stata accolta per niente bene da Fratelli d'Italia. "Provo imbarazzo per il ministro dei Rapporti con il Parlamento D'Inca del M5s che appone la questione di fiducia su un decreto per appena 25 emendamenti presentati", ha dichiarato il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli di FdI. 

"Se solo penso a come strepitavano e s'indignavano, insieme a noi peraltro, quando era il Pd a metterla, e su provvedimenti ben più corposi. Più parlamentari perdono, più crollano elettoralmente, più si fanno marziani - ha proseguito Rampelli -. In un Parlamento sostanzialmente delegittimato che da anni ormai non è più lo specchio dell'Italia gli ex incendiari grillini giungono a calpestare le Camere per futili motivi, pompieri senza piromani".

A intervenire sulla questione in aula è stato anche il deputato meloniano Riccardo Zucconi: "Il ricorso continuo alla fiducia è demoralizzante e priva il Parlamento del suo potere legislativo, venendo meno al dettame costituzionale. Atteso che i tempi sarebbero gli stessi, la fiducia viene messa per problemi tutti interni alla maggioranza incapace di trovare delle politiche condivise". Di qui l'appello: "Chiediamo un atteggiamento più serio e rispettoso della democrazia, soprattutto su un tema così importante come il green pass. La fiducia non può essere la regola. Questo non è un modo serio di procedere".

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