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Mario Draghi al Quirinale? "Lo impallinano al primo scrutinio": ribaltone, chi lo tradisce a sinistra

Mario Draghi

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Continuano a rincorrersi le voci sul Quirinale e in particolare su Mario Draghi, che sarebbe interessato a succedere a Sergio Mattarella ma allo stesso tempo preferirebbe rimanere nell’ombra fino a quando non avrà chiaro se dispone o meno dei numeri necessari per essere eletto al primo scrutinio, dove il serio rischio è quello di essere "impallinato". Nel va del prestigio (suo) e della credibilità (dell’Italia), per questo sono tutti molto cauti a riguardo: il rischio è che il premier finisca preda dei franchi tiratori.

 

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Stando alle ultime indiscrezioni raccolte da Alberto Maggi per affaritaliani.it, in questo particolare momento a sinistra sarebbero quasi tutti contrari alla salita di Draghi al Colle: si tratta di Pd, M5s e Italia Viva, tutti con motivazioni diverse. Se nel caso di Giuseppe Conte c’è anche il timore di non avere il controllo dei gruppi parlamentari grillini, all’interno dei quali potrebbe nascondersi il numero maggiore di franchi tiratori, in quello di Enrico Letta bisogna fare i conti con i malumori crescenti dei suoi nei confronti di Draghi, sempre più visto come “padre-padrone” del governo.

 

 

Anche i renziani sarebbero insofferenti per il fatto che il premier non ascolta nessuno e tira dritto per la sua strada: all’improvviso l’accentramento di potere da parte di Palazzo Chigi sarebbe diventato un problema per i partiti della maggioranza riconducibili al centrosinistra. Più probabile che si tratti di strategia, in particolare da parte del Pd, che secondo Maggi sta “disperatamente” cercando una candidatura alternativa a Silvio Berlusconi, e che non sia Draghi: per questo i dem stanno provando a fare carte false per convincere Sergio Mattarella ad accettare il bis.

 

 

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