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Sergio Mattarella agli ambasciatori, "la mia ultima occasione". Bomba politica sul Pd

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L'addio di Sergio Mattarella al Quirinale arriva con dieci giorni d'anticipo sul suo ultimo Discorso di Capodanno. Il presidente della Repubblica ha deciso di congedarsi con queste parole, pronunciate alla XIV Conferenza degli Ambasciatori e delle Ambasciatrici d'Italia nel mondo: "Consentitemi infine, in questa ultima occasione in cui posso rivolgermi alla vostra comunità, di esprimervi fervidi auguri per il Natale, per il Nuovo Anno e per il futuro. A tutti Voi e alle Vostre famiglie". Non solo solo parole formali e per così dire diplomatiche: è la fotografia di uno stato d'animo. Mattarella ha deciso, non ci sarà nessun bis al Colle come invece vorrebbe ancora oggi il Pd, e al "profondo stupore" (che nel gergo quirinalizio equivale a una "grave irritazione") espresso qualche giorno fa per le tirate di giacchetta che continuano a piovergli dal Nazareno, fa ora seguito un saluto senza appello, né possibili dietrofront.

"Desidero, in questa sede, fare memoria dell'ambasciatore Luca Attanasio, ucciso insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all'autista Mustapha Milambo nella Repubblica democratica del Congo. Un esempio di chi aveva messo la propria italianità a servizio della causa dell'umanità", ha sottolineato ancora Mattarella di fronte ai più alti vertici della diplomazia italiana. "La politica estera dell'Italia repubblicana ha sempre cercato di ispirarsi a questi criteri", promozione della pace e della cooperazione internazionale, "non ignorando il valore dell'accoglienza che spesso accompagna l'immagine italica all'estero e che si traduce in un rafforzamento di quello che si ama definire soft-power".

Impossibile non fare un riferimento al Covid: "Rispetto al preoccupante angusto ridimensionamento di ambizioni, che negli anni passati aveva posto al centro del dibattito le imperfezioni del processo di integrazione, la pandemia ha messo in luce la vitalità e il valore aggiunto della costruzione europea, che ha saputo coordinare le risposte degli Stati membri, evitato una chiusura totale delle frontiere nazionali, messo a fattore comune le risorse europee e nazionali per finanziare ricerca e acquisto di vaccini. Infine, con il lancio di 'Next Generation' è riuscita a costruire un'articolata risposta ai devastanti effetti economici e sociali della crisi. Un'azione comune, frutto di una scelta lucida, che nasce dalla consapevolezza che i destini e gli interessi degli europei sono strettamente intrecciati tra loro". Parole che probabilmente riecheggeranno, magari aggiornate, rivedute e corrette, anche nel suo discorso di fine anno. L'ultimo passato al Colle, con buona pace di Enrico Letta, Goffredo Bettini e compagni.

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