Il faccia a faccia

Quirinale, l'incontro segreto con Mario Draghi. Il retroscena: "Sterzata a U, Letta sconcertante"

Enrico Letta e Mario Draghi hanno avrebbero avuto un lungo colloquio tra Natale e Capodanno. Un faccia a faccia che, rivela La Repubblica in un retroscena, si sarebbe concentrato su due temi: la partita del Quirinale e la prosecuzione della legislatura se l'attuale premier dovesse diventare presidente della Repubblica. Il segretario del Pd avrebbe compiuto una sconcertante inversione a U e ora sarebbe determinato a indicare Draghi come successore di Mattarella perché il suo sarebbe l'unico nome in grado di ottenere un largo consenso, evitando così al centrosinistra di restare tagliato fuori dai giochi.

 

 

L'unico problema è che se Draghi andasse al Colle si potrebbe profilare l'ipotesi del voto anticipato. Ipotesi che Letta però sempre su La Repubblica ha escluso categoricamente: "Il 13 gennaio dirò alla direzione del Pd e ai gruppi parlamentari che la via maestra è la continuità di governo e la stabilità". E ancora: "Il 2022 non può essere un anno elettorale, non possiamo permetterci almeno cinque mesi di interruzione dell'attività di governo. Quindi c'è bisogno di una larghissima maggioranza, un capo dello Stato non divisivo e non eletto sul filo dei voti".

 

 

Se infatti il prossimo presidente della Repubblica venisse eletto "da una maggioranza più stretta" dell'attuale "il governo cadrebbe". Quindi ecco la sua proposta: "Una doppia elezione, un accordo contestuale anche sul nome del sostituto a palazzo Chigi". Magari Daniele Franco o Marta Cartabia, qualcuno insomma che possa guidare l'esecutivo per qualche mese.