Il ministro

Dario Franceschini "cade sempre sulla poltrona". Quirinale e Palazzo Chigi, il retroscena: "Sotto il pelo dell'acqua..."

Dario Franceschini è un politico per tutte le poltrone. Può stare alla maggioranza, all'opposizione, al governo, ma lui c'è sempre. E ora rischiamo di ritrovarcelo a Palazzo Chigi o persino al Quirinale. Al momento, rivela il Corriere della Sera, non si sa se lui si senta in corsa per succedere a Sergio Mattarella, di certo, il ministro dei Beni culturali sente di aver fatto quello che si deve per arrivarci al Colle. Ovvero "inabissarsi, defilarsi, far di tutto pur di uscire dai totonomi, in omaggio alla 'strategia del palombaro' che in passato ha premiato tantissimi quirinabili poi diventati presidenti grazie alla scelta di camminare sempre sotto il pelo dell’acqua", scrive Tomaso Labate.

 

 

Infatti da tempo ormai Dario Franceschini è sparito. Non parla, non va in tv, non rilascia interviste. Ma si dice che parli molto nelle riunioni, "dietro le quinte". Sta tessendo la sua tela, dentro e fuori dal partito visto che è in ottimi rapporti con Giuseppe Conte e pure con Matteo Renzi. 

 

 

Ce lo ritroveremo al Quirinale? O invece sarà a Palazzo Chigi? "se Draghi venisse eletto al Quirinale, verosimilmente nessun altro premier riuscirebbe a tenere Salvini ancora dentro una maggioranza con Pd e grillini. A quel punto, col perimetro ridotto a una compagine di governo che va da Leu a Forza Italia e Renzi", osserva un ministro, "la politica pretenderà che sia un politico, e non un tecnico, a guidare l’esecutivo nell’anno prima delle elezioni". Sarà il palombaro Franceschini?