Nel mirino

Gad Lerner, l'ultima frontiera dell'insulto a Silvio Berlusconi: "Intimidazioni contro Mario Draghi, premier-ostaggio"

Gad Lerner se la prende con Mario Draghi dopo la sua ultima conferenza stampa: "Le intimidazioni della destra (“guai a te se provi a lasciare il governo, il Quirinale spetta a noi”), le ammaccature dovute alla litigiosità fra partiti antitetici, l’autocritica sulle mancate comunicazioni a un paese assai turbato dall’ondata dei contagi, umanizzano la figura del supertecnico Draghi, non più solo al comando", scrive sulle colonne del Fatto quotidiano. Il riferimento alle "intimidazioni", è a quanto fatto trapelare da Silvio Berlusconi: Forza Italia non è disposta ad appoggiare un governo senza Draghi.

 

 

La critica si estende sugli ultimi comportamenti del premier: "Si è come ritratto, gli piacerebbe poter dire qui non si parla di politica. Attacca duro su due temi popolari: scuole aperte e costringiamo alla resa i no-vax. Mentre sorvola sui punti deboli (caos tamponi e mascherine, sanzioni per chi viola l’obbligo vaccinale) e sulle incognite che rimettono in forse la ripresa economica", sentenzia Lerner.

 

 

Infine la chiusura con una possibile previsione: "Il suo insistito richiamo all’unità, cioè al prolungamento dell’innaturale esperienza del governo degli opposti, sapendo che la destra è tentata di rovesciarlo, finisce per incastrare Draghi in una posizione scomoda. Da dominus di una politica commissariata, rischia di trovarsene ostaggio. Senza l’aureola dell’invincibile, dovrà parare colpi duri", conclude Lerner.