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Matteo Renzi, il fuorionda in radio con cui umilia Conte-Letta-Speranza: "Quei tre..."

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Bombe di primissimo mattino, quelle sganciate da Matteo Renzi in onda su Radio Leopolda. Si parla ovviamente di Quirinale, e il leader di Italia Viva fa il punto puntando i suoi personalissimi riflettori su Silvio Berlusconi. "Ieri - premette - non è successo assolutamente niente, avevano detto 'faremo e vedremo' e invece niente come ampiamente previsto, Berlusconi di fatto va verso il ritiro, vediamo con quali modalità ma quando l'altro giorno avevamo detto che non aveva i numeri avevamo detto la verità, ora se ne sono accorti tutti, anche Sgarbi. A destra non è successo niente, la destra è ferma", sottolinea Renzi.

Insomma, l'ex premier dà per scontato l'imminente ritiro dalla corsa quirinalizia del leader di Forza Italia, e aggiunge: "Non sono particolarmente preoccupato perché mancano pochi giorni, è normale e fisiologico che certe dinamiche richiedano antiche liturgie e strumenti diversi da quelli del voto ancora è presto, abbiamo ancora qualche giorno", si mostra fiducioso.

Dunque, la seconda bomba. Che, in verità, è un clamoroso fuorionda. Una frase catturata per errore, mentre chiacchierava con Roberto Giachetti ignorando di essere in diretta. I due parlavano di uno dei casi grotteschi della viglia, ossia il tweet identico postato da Enrico Letta, Giuseppe Conte e Roberto Speranza dopo il vertice a tre che verteva proprio sul Quirinale.  "Voglio parlare del tweet di quei tre, il tweet identico", "sono Qui, Quo e Qua", risponde Renzi derubricando i tre leader ai paperottoli di Topolino. Già, a sinistra le coltellate volano senza soluzione di continuità...

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