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Quirinale, diktat di Giorgia Meloni a Silvio Berlusconi: "Vertice subito o ci penso io"

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Giorgia Meloni ha provato a rompere gli indugi, evidentemente stanca dell’atteggiamento di Silvio Berlusconi, che ha deciso di restare ad Arcore e di rimandare ulteriormente lo scioglimento delle riserve sulla sua candidatura per il Quirinale. È orma chiaro che il leader di Forza Italia non ha i numeri necessari per essere votato presidente della Repubblica, ma l’impressione è che voglia comunque condizionare l’elezione.

 

 

“Il vertice di centrodestra resta ancora convocato - ha dichiarato la Meloni parlando con i cronisti in piazza Montecitorio - per come la vedo io, è inevitabile che si svolga prima della fine della settimana. Quindi spero che sia calendarizzato nelle prossime ore. Altrimenti lo chiederò io ufficialmente”. Insomma, la leader di Fratelli d’Italia è stata chiarissima e ha comunque ribadito che l’unità del centrodestra non è in discussione: “Quella c’è sempre”. Al tempo stesso, però, c’è l’urgenza di concordare le mosse in ottica Quirinale, ora che la candidatura di Berlusconi sta venendo meno per il centrodestra.

 

 

Nel frattempo Vittorio Sgarbi, intervenuto per il terzo giorno consecutivo ai microfoni di Un giorno da pecora su Rai Radio1, ha fatto il punto della situazione sul Cav: “È ancora ad Arcore e rimarrà lì, credo che si esprimerà con dei bollettini. Mi pare chiaro che questa pausa sia diventata di riflessione, in cui lui possa elaborare un nome al posto del suo e lavorare con l'impegno di un padre della patria. Direi che da un giorno e mezzo siamo su questo punto”.

 

 

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