Partita a scacchi

Matteo Salvini, la profezia di Matteo Renzi: "Il boccino per il Colle ce l'ha lui. Ma chi prova a sgomitare, muore"

"Il boccino" del Quirinale, giura Matteo Renzi, ce l'ha in mano Matteo Salvini. "Mi auguro che lo giochi bene. E me lo auguro per il Paese, prima che per lui. Se replica la frittata di Bersani si fa male lui, si fa male il centrodestra. E fin qui potremmo resistere. Ma soprattutto si fa male il Paese. Che la saggezza lo assista", sono le parole a effetto usate dal leader di Italia Viva in una intervista alla Stampa. Che invita tutti a fare attenzione alle scelte: "Se si porta Mario Draghi come candidato allo scrutinio segreto, lo si elegge, anche perché esporlo a una bocciatura dell'Aula significherebbe perderlo sia per il Colle che per il governo. E l'Italia una cosa non se la può permettere: rimettere Mario Draghi in panchina". 

 

 

 

 

Anche per questo Renzi, ospite anche di Myrta Merlino a L'aria che tira su La7, si mostra a dir poco perplesso su quanto sta accadendo nel centrodestra. "Un po' mi dispiace che anche stavolta Silvio Berlusconi abbia scelto di non dialogare (anche) con me sulla vicenda Quirinale. La caccia al singolo parlamentare è stata ridicola e indegna di una storia di oggettivo rilievo quale quella del Cavaliere". Se i due si fossero visti, spiega l'ex premier, "glielo avrei detto in faccia, senza riguardo per gli yesman che hanno esposto il Cavaliere a questa triste sceneggiata. Ho condannato la caccia al responsabile quando un anno fa la faceva Conte con l'aiuto della sinistra, la condanno oggi se la fa Berlusconi con l'aiuto di Sgarbi".

 

 

 

 

Berlusconi, insomma, "non è della partita". Sulla candidatura condivisa "siamo abbastanza in alto mare, ma è normale. Queste robe arrivano all'ultimo minuto. Ci sono tre o quattro ipotesi, è complicato ma giovedì o venerdì avremo il presidente della Repubblica". Per questo "bisogna parlare con tutti, non è inciucio. Il presidente della Repubblica, essendo arbitro, ha bisogno che tutti si parlino con tutti. Con Letta, Salvini, Meloni, Berlusconi, Di Maio, Conte". "Ho parlato con Salvini - conclude il leader di Italia Viva -, noi parliamo con tutti. Penso che abbia un nome in testa, il prossimo sarà un weekend di incontri e conversazioni. Salvini dovrà decidere come giocare questa leadership di numeri che hanno, se diventerà leadership politica". Gli scenari secondo Renzi sono due: "O hai uno schema politico che porta Draghi al Colle e c'è un governo con una caratura politica, o resta Draghi a Palazzo Chigi e a quel punto al Colle ci va una figura che prende il consenso il più ampio possibile". Ma se la trattativa saltasse? "C'è l'ipotesi di un presidente eletto a gomitate. Ma chi ci prova non si rompe il gomito, è direttamente morto, è la sindrome Bersani". Ed è questo, forse, il messaggio più forte per Berlusconi, ma soprattutto per Salvini.