Cerca
Logo
Cerca
+

Quirinale, Silvio Berlusconi "non dorme più. E all'ultimo vertice...". Testimonianza-choc, "sofferenza fisica": ore difficili

  • a
  • a
  • a

Non chiude occhio da giorni, Silvio Berlusconi, ha perso persino il gusto per battute e barzellette. Il retroscena di Francesco Verderami sul Corriere della Sera, a margine del "succo politico" della "resistenza" del Cav sul Quirinale, contiene anche degli inquietanti elementi sulle conseguenze della candidatura al Colle sul fisico dell'85enne leader di Forza Italia

 

 

 

L'ex premier non ha alcuna intenzione di ritirarsi dalla corsa, anche se lo scioglimento della riserva è atteso solo tra sabato e domenica. L'obiettivo ormai è dichiarato: puntare ai 505 voti, il limite minimo necessario dalla quarta ondata. L’operazione Scoiattolo, insomma, va avanti ma decisamente più in silenzio rispetto alla scorsa settimana. "Da giorni Berlusconi ha interrotto i contatti" con gli alleati di centrodestra, nota Verderami, "complice anche la preoccupazione dei familiari per la sua salute". In ogni caso, la decisione e il silenzio del Cav pesano e "congelano" le mosse di Salvini e Meloni. "Ma tutto questo - spiega ancora il retroscenista principe del Corsera - gli sta costando fisicamente. Si era già notato all’ultimo vertice, quando non aveva fatto battute e non aveva raccontato barzellette. Da giorni poi il Cavaliere non chiude occhio, combattuto dalla decisione che dovrà prendere".

 

 

 

Anche questa impasse personale complica e non di poco la ricerca di alternative. Sempre secondo Verderami, sarebbero fumo negli occhi sia la carta Gianni Letta sia Elisabetta Casellati (i 5 stelle potrebbero anche votarla, ma rischierebbero di far saltare l'alleanza con il Pd), e non è scontata nemmeno la convergenza su un presidente bipartisan come Pier Ferdinando Casini, che peraltro non piace al Cav (lo considera "un traditore"), perché "sarebbe pesante per Enrico Letta dover accettare la vittoria di Renzi e doverla poi gestire nel partito - si legge sul Corriere della Sera -. Ma sarebbe ancor più pesante per Salvini e Meloni assistere a un simile finale. Per loro sarebbe una disfatta: non possono permetterselo".

 

 

 

 

E gira già una voce, pesante: Berlusconi starebbe già studiando un documento scritto, "l'uscita onorevole" di cui parlava pochi giorni fa Vittorio Sgarbi, un "gesto da padre della Patria" per aprire ufficialmente al sostegno di Mario Draghi, nonostante da tempo Silvio si lamenti della "mancanza di riconoscenza" del premier nei suoi confronti. Intanto si è riunito ad Arcore lo stato maggiore di Forza Italia (i capigruppo Paolo Barelli e Anna Maria Bernini, la senatrice Licia Ronzulli e l’amico e consigliere Fedele Confalonieri). Insieme gli azzurri hanno deciso che il centrodestra dovrà riunirsi domani per decidere il da farsi sul Quirinale.

Dai blog