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Silvio Berlusconi, sconcertanti rivelazioni sulla telefonata a Marco Rizzo: "Quirinale? No, bombe atomiche"

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Il telefonista Vittorio Sgarbi ha puntato in alto. Per conto di Silvio Berlusconi, il deputato del Misto ha contattato anche Marco Rizzo, segretario generale del Partito comunista. "Circa una settimana fa ho ricevuto una telefonata di Vittorio Sgarbi alle undici di sera. Io ero a casa, sul divano e mi stavo guardando un documentario sulla guerra mondiale. Mi ha passato Silvio Berlusconi, che però con me non ha minimamente accennato al discorso del Quirinale, non mi ha chiesto nulla nel modo più assoluto. Magari voleva solo sondare il vento che tirava...", ha raccontato ai microfoni di Un giorno da pecora, il programma radiofonico in onda su Rai Radio 1.

 

 

A detta di Rizzo, la conversazione è stata tutta incentrata sulla politica estera. Tema, confessa, "su cui Berlusconi si è dimostrato attento e preparato, ha risposto con sagacia". Poi, scendendo nel dettaglio: "Era il giorno dell'accordo sulla bomba atomica delle cinque potenze mondiali, e ne abbiamo parlato, ma io chiuso abbastanza in fretta". Infatti, stando all'ex deputato, il colloquio sarebbe durato circa "un minuto e mezzo. La telefonata si è chiusa lì. Non c’è stato un ardire da scoutismo scoiattolesco. Anche perché dall’altra parte avrebbe trovato un orso". 

 

 

Il riferimento è alla ben nota "operazione scoiattolo" messa in atto dal leader di Forza Italia per conquistare il Colle. In suo soccorso il critico d'arte che ha telefonato a tutti gli indecisi sul voto. Destinatari delle telefonate soprattutto i fuoriusciti del Movimento 5 Stelle. Questi ultimi, è il ragionamento del Cavaliere, non hanno più un punto di riferimento, non hanno un leader e sono alla ricerca di conferme. In particolare quando si tratta di poltrone. Un'operazione però che non avrebbe ottenuto quanto sperato da Berlusconi. In queste ore si fa sempre più reale l'ipotesi di una ritirata.

 

 

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