Il leader azzurro

Quirinale, terminato il vertice ad Arcore: "Silvio Berlusconi decide domani". Centrodestra, ecco le due strade

Si è concluso l'incontro ad Arcore tra Silvio Berlusconi e lo stato maggiore di Forza Italia. Presenti i capigruppo Paolo Barelli e Anna Maria Bernini, ma anche la senatrice Licia Ronzulli e l’amico e consigliere Fedele Confalonieri. Dalla lunga riunione è emerso il via libera del Cavaliere alla richiesta degli altri due leader del centrodestra, Matteo Salvini e Giorgia Meloni: domani - 22 gennaio - si terrà un vertice durante il quale il leader azzurro prenderà una decisione sulla sua candidatura. Quindi deciderà se sciogliere o meno la riserva, dando così un maggiore spazio di manovra alla coalizione. 

 

 

 

Per il momento, comunque, non si sa quali siano le sue reali intenzioni. Negli ultimi giorni, però, l'ipotesi della sua candidatura ha perso progressivamente forza. Mancherebbero ancora troppi voti per la sua eventuale elezione e l'operazione scoiattolo non sembrerebbe essere a un buon punto. Tolta la sua candidatura, quindi, la sua prima scelta sarebbe il Mattarella bis, con la speranza - forse - di poter comunque realizzare il suo desiderio nei prossimi anni, quando (nel remoto caso di rielezione) Mattarella rimetterebbe il suo mandato da capo dello Stato.

 

 

 

Non la penserebbe come lui il resto del suo entourage, Gianni Letta in testa. Quest'ultimo, per esempio, preferirebbe Mario Draghi al Quirinale. Il nome del premier, però, non farebbe affatto impazzire il Cavaliere. In  tanti dicono che un eventuale via libera o stop a Draghi da parte del centrodestra dipenderebbe quasi solo da lui. Questa mattina, invece, Matteo Salvini ha dichiarato che la coalizione avrà "l’onere e l’onore" di avanzare "una o più proposte di alto livello".