Giochi complicati

Quirinale, Giuseppe Conte: "Draghi deve restare dov'è". Veto M5s, le indiscrezioni sui candidati del centrosinistra

"Mario Draghi deve restare dov'è". Giuseppe Conte sta per entrare al vertice del centrosinistra per indicare, insieme a Enrico Letta e Roberto Speranza, i candidati per il Quirinale e getta subito una bella granata sul campo. "Non penso che solo il Movimento 5 Stelle veda che siamo ancora in una situazione difficile per la pandemia e che ora viene il bello, nella messa a terra del Piano nazionale di Ripresa e di Resilienza". Per questo motivo il premier, candidato favorito al Colle, deve essere "imbullonato" a Palazzo Chigi. Su questo, l'ex premier è in totale accordo con Matteo Salvini. Non un dettaglio da poco.

 

 

 

 

Il centrodestra ha da pochi minuti ufficializzato i suoi tre candidati: Marcello Pera, Letizia Moratti e Carlo Nordio. "Li esamineremo con rispetto - spiega il leader del Movimento 5 Stelle - ma nessuno ha diritto di prelazione, non avendo una maggioranza autonoma in Parlamento".

 

 

 

 

Quelli proposti dal centrodestra sono "nomi sicuramente di qualità e li valuteremo senza spirito pregiudiziale", conferma Enrico Letta, conversando con i giornalisti in Transatlantico. Il segretario del Pd conclude, sibillino: "Abbiamo intenzione di muoverci di comune accordo con gli alleati. Mi fido di Conte, senza nessun dubbio". Tra i nomi che il centrosinistra potrebbe candidare, filtrano quelli di Filippo Grandi, diplomatico e Alto Commissario delle Nazioni Unite, l'ex ministra della Giustizia Paola Severino (intesa come un "segnale" di apertura per Matteo Renzi) e la dem Anna Finocchiaro.