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PiazzaPulita, Roberto D'Agostino disintegra Mario Draghi: "Sti ca***, talmente pieno di sé che...", mai così duro

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E se Mario Draghi facesse la fine di Mario Monti? La profezia, sibillina, è di Roberto D'Agostino, mister Dagospia, intervistato da Piazzapulita su La7. Le porte del Quirinale sarebbero pronte ad aprirsi per due: l'eterno Giuliano Amato e il professore Sabino Cassese. Due personalità di spicco, ma decisamente più riservate, per ovvi motivi, del premier. 

 

 

 

"Il Capo dello Stato si fa solo con il consenso dei partiti - sottolinea D'Agostino, un pensiero lapalissiano ma a volte sottovalutato nel grande gioco della politica -, mentre Draghi i partiti li ha trattati con la puzza sotto il naso e loro gli hanno detto 'so caz***i'". Altra opzione in gioco in questi giorni, quella che risponde al nome di Marta Cartabia, ministra della Giustizia? Possibile?

 

 

"Ma no - taglia corto il fondatore di Dagospia - casomai per il ruolo di premier". Questo perché Draghi non è ancora fuori dai giochi, anche se D'Agostino sottolinea, perfidamente, che SuperMario "è talmente pieno di sé che potrebbe stare tre mesi senza mangiare. Come Monti, che ha cominciato a credersi. Tutti a farsi le pippe, il Loden di qua, il Loden di là... S'è fatto il partito e mo' che fine ha fatto? 

 

Tra le ultime suggestioni, in grande auge giovedì ma in brusco calo venerdì, c'è quella di Elisabetta Belloni. "Non si è mai visto, nemmeno in Russia, il capo dei Servizi che diventa il capo dello Stato", è il giudizio tranchant di Mister Dagospia, secondo cui non è da escludere una soluzione ponte. Cassese e Amato, tutti ultra-ottentenni: "Per un paio d'anni stanno lì a proteggere governo e nazione, e poi si dimettono... Che problema c'è?". E le porte di Draghi, improvvisamente, potrebbero riaprirsi.


 

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