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Sergio Mattarella, "sì ma se con convinzione". Salvini, una clamorosa apertura al bis

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"Sergio Mattarella? Sì, ma solo con convinzione". L'apertura, clamorosa, è quella di Matteo Salvini. Che sembra attendere l'ultimo via libera: quello di Giorgia Meloni. I segnali in queste ore portano tutti lì. "Se succede, succede". Sergio Mattarella costretto al bis a furor di Parlamento? Lo suggerisce, senza giri di parole, anche Giovanni Toti. Leader di Coraggio Italia, governatore della Liguria, Grande elettore: l'ex forzista ha trovato con gli azzurri un punto di caduta nella notte: "Sosterremo Pier Ferdinando Casini al Quirinale". Forza Italia e centristi hanno deciso di smarcarsi da Matteo Salvini e Giorgia Meloni, dopo l'accelerazione nella notte che ha portato al nome (riproposto a sorpresa) di Elisabetta Belloni. Lega, FdI e Giuseppe Conte convergono sul capo dei servizi segreti, Enrico Letta è rimasto spiazzato. Mezzo Pd, Italia Viva e parte del Movimento 5 Stelle che si ritrova in Luigi Di Maio sono, per motivi diversi, contrari. E dunque anche il nome della Belloni, in questo caotico scenario, risulta bruciato. Almeno per ora, certo. 

 

 



Si continua a trattare, e i centristi avrebbero ribadito nel vertice di maggioranza di questa mattina (da cui mancava misteriosamente Conte) il loro appoggio a Casini. L'unico problema è che per ora, ufficialmente, solo Matteo Renzi è sostenitore dichiarato dl senatore, eletto nel 2018 tra le fila del Pd e oggi nel Misto. Impossibile dunque escludere altre opzioni. Una donna (Marta Cartabia o Paola Severino, al momento, e più quotate), Mario Draghi (ma molto difficile, a giudicare da freddezza generale e implicazioni di governo). Oppure, appunto, Mattarella.

 

 

"Il bis di Sergio Mattarella? Credo che se non ci diamo una mossa sarà fatto presidente a furor di popolo", ammette Toti. "Non è un gran successo - ammette Toti -, ma se succede succede". E Draghi? "Abbiamo il migliore tecnico possibile, trasferiamolo di qualche centinaio di metri da Palazzo Chigi. Ma se vogliamo un politico rappresentativo della storia italiana il nome è quello di Casini. Poi attendiamo proposte". Ma se oggi non ci sarà un accordo, che al momento sembra molto lontano, "entro le prossime 24 ore i Grandi elettori prenderanno iniziative autonome". E i segnali delle ultime due votazioni sono chiari: Mattarella.

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