solita doppia morale

Enrico Letta, "ho chiamato Berlusconi per scusarmi": prima lo insulta e poi fa il santo, l'ultima vergogna del leader Pd

Dopo settimane di barricate a una sua eventuale candidatura, Enrico Letta torna sui propri passi e telefona a Silvio Berlusconi. "Ho usato parole troppo dure, ma la politica è così", ha detto dopo aver ammesso di aver contattato il leader di Forza Italia per scusarsi. Peccato però che pochi giorni prima, alla sola idea che il Cavaliere potesse arrivare al Quirinale, il segretario del Partito democratico commentava: "È evidente che la candidatura di Berlusconi è un vicolo cieco, non è quella figura istituzionale su cui ci sarà unità".

 

 

E ancora: "Berlusconi è il capo politico più divisivo che possa esserci", per questo "sono stupito e deluso. Serve una figura istituzionale, non un capo politico, perché si agevoli l’arrivo alla sua naturale fine dell’attuale legislatura". Frasi che avevano fatto indignare lo stesso Matteo Salvini.

 

 

Il leader della Lega aveva ricordato all'alleato di governo che per i dem "oggi Silvio Berlusconi è un candidato divisivo per il Colle, ma nel 2013 l’attuale leader del Pd elemosinava i voti di Berlusconi salvo poi definirlo entusiasticamente ‘È un grande’ quando il Cavaliere assicurò la fiducia al governo Letta anche se aveva un piede fuori da Palazzo Madama per effetto della Severino". Insomma, è la solita doppia morale della sinistra a cui tutti ormai siamo abituati.