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Marcello Sorgi e il Mattarella Bis: "Solo macerie". Una profezia cupissima all'ombra del Quirinale: chi ci ha perso di più

Marcello Sorgi

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Dappertutto ci sono solo "macerie". A destra, a sinistra, nel Movimento 5 stelle. Parla di "autodistruzione delle coalizioni" Marcello Sorgi nel suo editoriale su La Stampa, commentando le "lunghe giornate che hanno preceduto l'elezione di Mattarella", che farà "sentire i suoi effetti sulla vita del governo". Infatti "dichiarazioni di guerra interne" si intravedono tra Lega e Fratelli d'Italia e tra le file del M5s. Il Carroccio, osserva il giornalista, "si accinge a celebrare in Consiglio federale il processo a Salvini, uscito con le ossa rotte dal tentativo di portare al Quirinale un presidente di centrodestra".

 

 

Non solo. "Le dimissioni minacciate da Giorgetti, sponsor della promozione fallita al Colle del premier, sono solo un sintomo del duro confronto che si prepara, perché", ragiona Sorgi, "è inutile nascondere che per larga parte dell'elettorato leghista il bis di Mattarella rappresenta una sconfitta inaccettabile e il lavoro ai fianchi di Meloni, che ha ottenuto una trentina di voti in più nella votazione finale sul candidato Nordio, pone Salvini di fronte a un bivio". O esce dal governo, in contrasto con "una larga parte dell'ala nordista del partito" oppure deve "reggere il martellamento della leader di Fratelli d'Italia".

 

 

E il Movimento 5 stelle non è messo meglio. Queste elezioni hanno fatto emergere "il braccio di ferro, in corso da mesi", tra Giuseppe Conte, "autore di una azzardata riedizione dell'asse gialloverde con Salvini sulla candidatura di Belloni, e Di Maio, schierato per Draghi e poi per Mattarella". I cinque stelle, incalzati dall'ex Alessandro Di Battista, rivelano "una forte instabilità". 

 

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