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Mario Draghi, "foto segnaletiche sul tavolo": retroscena, come si è presentato al Copasir

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Gianfranco Ferroni nella sua rubrica dei “Veleni” sul Tempo si è occupato di Mario Draghi e della sua “prima volta” al Copasir da presidente del Consiglio: “L’audizione - si legge - in una saletta non certo grande del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica guidata da Adolfo Urso, è stata preparata fin nei minimi dettagli dall’ex numero uno della Bce”.

 

 

“Sul tavolo - è il dettaglio svelato da Ferroni - tra il suo posto e quello del sottosegretario con delega ai servizi segreti Franco Gabrielli, c’era un foglio con le “foto segnaletiche” di tutti i componenti del Copasir, per non confondere nomi e volti: ogni tanto il premier gli lanciava un’occhiata”. Secondo Ferroni c’è un aspetto che avrebbe colpito molto Draghi: “La maggioranza assoluta, straripante, di uomini presenti nella commissione. Come donna c’è solo Federica Dieni: una su dieci componenti. Sono cose che a Palazzo Chigi ricordano…”.

 

 

L’audizione del premier è durata un paio d’ore: la relazione, preparata assieme a Gabrielli, è stata meticolosa, con Draghi che ha indicato chiaramente la bussola geopolitica del Paese. Atlantismo, europeismo, unità e coerenza con gli alleati: questi i punti fondamentali del discorso di Draghi, che ha poi mandato anche un messaggio ai partiti. Secondo il premier i politici devono essere trasparenti nei loro rapporti con la Russia e con la Cina: è questo il confine che Draghi ha tracciato di fronte al Copasir.

 

 

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