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Marcello Sorgi: i grillini e il Pd, la mossa della disperazione: "Se i Cinque stelle il 12 giugno non...". Profezia bomba

Marcello Sorgi

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Pd e Movimento 5 stelle tentano un riavvicinamento a un mese dalle elezioni amministrative (si vota il 12 giugno) e questo fatto, scrive Marcello Sorgi nel suo editoriale su La Stampa, mostra "l'intenzione", dei due partiti, "di portare avanti l'estenuata alleanza giallorossa". In questo senso, "è indicativo" che Giuseppe Conte "si sia deciso ad affrontare un appuntamento pubblico, ancorché semi-segreto, in un momento in cui la sua leadership deve di nuovo fare i conti con l'ingombrante tutela di Grillo e con le tensioni interne ai grillini". 

 

 

Del resto i pentastellati hanno ben presente "l'inevitabile ghigliottina dei posti in Parlamento, vuoi per il taglio di un terzo dei seggi di Camera e Senato e vuoi per i sondaggi impietosi che collocano il M5S a meno di metà dei consensi raccolti nel 2018". E l'incontro con il segretario dem Enrico Letta "lascia pensare che l'avvocato del popolo, di sua natura moderato e portato al compromesso, non si trovi più bene a recitare il copione barricadero che gli è stato assegnato".

 


Inoltre, la guerra in Ucraina e l'emergenza economica per i rialzi di gas e petrolio "rende più complicato, per i grillini, uscire dal governo, come una parte di loro vorrebbero. Se i risultati del voto per le amministrative, tradizionalmente avverso ai 5 stelle, saranno negativi, nuove tensioni si abbatteranno sulla testa del leader ed ex-premier". 

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