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Marcello Sorgi, la fucilata al Cav: "Sceneggiata napoletana, cosa ha fatto Berlusconi"

Marcello Sorgi

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Silvio Berlusconi era un moderato, sosteneva il governo Draghi e si dichiarava suo amico, ora invece "spara contro l'invio di armi all'Ucraina", "critica le sanzioni, parla di conseguenze anche per l'Italia come tre milioni di lavoratori che perderanno il posto", osserva Marcello Sorgi. Oggi, insomma, scrive su La Stampa, "il fondatore del centrodestra appare deciso a riprendere spazio nella campagna elettorale che guarda alle amministrative del 12 giugno, ma anche alle politiche del 2023".

 

 

Il giornalista parla di "sceneggiata napoletana del Cav" il giorno dopo l'ultimatum di Draghi sulla riforma della concorrenza, una sceneggiata che "non è certo un viatico per il governo". Infatti, sottolinea Sorgi, "ammesso e non concesso che passi la riforma, con dentro la controversa questione dei balneari", c'è poi la questione del dibattito in Parlamento sulla guerra, dove è atteso il premier, "che secondo Conte dovrebbe concludersi col voto, e secondo il presidente del Consiglio no, dato che le Camere su questa materia hanno votato a marzo".

 

 

Sostiene Sorgi che "Conte ritiene che sul testo da approvare un compromesso sarebbe possibile, e il Movimento potrebbe comunque rivendersi la nuova risoluzione come una correzione di linea dovuta alle insistenze dei 5 stelle, Draghi, per la stessa ragione non vuole che si arrivi a votare". Ma Mario Draghi, conclude l'editorialista, "è convinto che l'Italia abbia ottenuto il massimo d'ascolto sulla linea del ritorno alla diplomazia e del piano di pace proposto dalla Farnesina. Qualsiasi aggiustamento di posizione verrebbe considerato un passo indietro, di cui il premier non vede la necessità". Vedremo come andrà a finire. 

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