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Governo, telefonata Giorgetti-Salvini: il piano della Lega per il voto

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Lo scenario della crisi comincia a delinearsi sempre di più. I partiti, spiazzati in un primo momento dalle dimissioni di Draghi, provano a serrare i ranghi per capire in che modo instradare questo terremoto che ha letteralmente sconvolto la maggioranza di governo. Il centrodestra in questo momento è diviso. Da un lato c'è la Meloni che dall'opposizione chiede un ritorno immediato alle urne, dall'altro Forza Italia e Lega che attendono le mosse del premier. E proprio Matteo Salvini è forse la chiave per sbloccare lo stallo.

La Lega in questo momento si schiera dalla parte del premier che potrebbe lasciare perché ormai sfinito dai veti Cinque Stelle che stanno bloccando l'azione di governo. E così il leader del Carroccio ha sentito tutti i principali esponenti del partito per fare la quadra su quanto sta accadendo tra palazzo Chigi e Parlamento. "Come già accaduto ieri, anche questa mattinata è stata caratterizzata da incontri, telefonate e videocollegamenti tra Matteo Salvini e i dirigenti della Lega. C’è piena sintonia su cosa fare nei prossimi giorni e totale condivisione delle parole del Presidente Mario Draghi, secondo il quale lo strappo di ieri ’ha fatto venir meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo, per le scelte irresponsabili dei 5Stelle, i più validi alleati del PD. Fra gli altri, Salvini ha sentito Giancarlo Giorgetti, Attilio Fontana, Massimiliano Fedriga, Luca Zaia, i vicesegretari, i capigruppo e Roberto Calderoli", spiega una nota della Lega.

La chiave di certo è il colloquio tra Salvini e Giorgetti. Il ministro dello Sviluppo Economico non ha mai nascosto le sue simpatie per il premier. È stato proprio lui a parlare di "tempi supplementari" proprio quando tutto sembrava finito. Insomma la Lega attende gli eventi, ma di certo la bilancia adesso forse pende di più verso il voto: nessuno vuole più governare con i Cinque Stelle. 

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