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Mario Draghi, Nicola Piepoli: quanto vale alle elezioni

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L'area Draghi non sembra così impossibile da far nascere. Matteo Renzi - in diretta su Facebook dal Senato - ne ha già parlato. In particolare, ha spiegato che quest'area esiste e che "non è il momento di abbattersi, ma di trasformare questa delusione in qualcosa di positivo. Noi ci siamo per un grande fronte che ha a cuore i valori in cui crediamo e che non vuole lasciare il Paese in mano ai populisti". Per ora però non si sa nulla, né chi ne farebbe parte né l'eventuale risposta di Draghi. 

 

 

 

Pur non essendoci ancora nessuna certezza, c'è già chi calcola il valore elettorale di un'eventuale area Draghi. "Il centro è forte, un gruppo unito che comprenda i vari Toti, Calenda, Renzi, Di Maio, Gelmini, Brunetta potenzialmente vale il 15%", ha detto il sondaggista Nicola Piepoli all'Adnkronos, parlando della nascita di un partito intorno all'"Agenda Draghi". "Ma servirebbe un'unione federativa, tutti d'amore e d'accordo, intorno ad un unico leader, un organizzativo di cui tutti hanno fiducia", ha chiarito lo studioso. Che a tal proposito ha fatto il nome di Antonio Tajani: "In questo momento, se Forza Italia è passata dal 7 al 10% il merito è di Tajani".

 

 

 

Piepoli, poi, ha commentato anche l'addio a Fi di Brunetta e Gelmini: "Una scelta costituzionalmente ineccepibile. Anzi di cui complimentarsi". Secondo il sondaggista nessuno ha vinto questa partita: "Hanno perso tutti, e ha perso il paese, anche il presidente Draghi. E' un gioco in cui tutti perdono. Di fronte a una perdita di fiducia nei confronti degli altri paesi, ci servirebbe qualcuno che faccia guadagnare tutti, come Draghi. Quindi ringraziamo Draghi, se fossi il Presidente della Repubblica gli darei una medaglia. Certo quello che perde di più è Conte. Ma il rischio è un aumento dell'astensione".

 

 

 

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