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Mario Draghi "frizzantino". Il retroscena dal Cdm: ora che si è dimesso...

Mario Draghi

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Da quando si è dimesso Mario Draghi appare più rilassato ma anche più vivace, "frizzantino", sostiene Dagospia in un retroscena. Come se fosse sollevato, come se si fosse tolto un peso con le dimissioni. Si dice che ieri 21 luglio durante il Consiglio dei ministri il premier dimissionario fosse molto determinato a non perdere tempo sulle cose da fare prima del voto. "Dobbiamo essere molto orgogliosi del lavoro che abbiamo svolto, nel solco del mandato del Presidente della Repubblica, al servizio di tutti i cittadini. L'Italia ha tutto per essere forte, autorevole, credibile nel mondo. Lo avete dimostrato giorno dopo giorno in questi mesi di governo", ha esordito il presidente del Consiglio nella riunione con i ministri. "Ora dobbiamo mantenere la stessa determinazione nell'attività che potremo svolgere nelle prossime settimane, nei limiti del perimetro che è stato disegnato".

 

 

Draghi ovviamente ringrazia davanti a tutti il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, "per la fiducia accordatami e per la saggezza con cui ha gestito questa fase di crisi. Voglio poi ringraziare voi tutti, per la dedizione, la generosità, il pragmatismo che avete dimostrato in questi mesi". E ancora: "Porterò con me un ricordo molto bello di queste riunioni, degli scambi che ho avuto individualmente con voi. Ci sarà ancora tempo per i saluti. Ora rimettiamoci al lavoro".  

 

 

E rimettersi al lavoro per il premier Draghi vuol dire "far fronte alle emergenze legate alla pandemia, alla guerra in Ucraina, all'inflazione e al costo dell'energia. Dobbiamo portare avanti l'implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - anche per favorire il lavoro del governo che ci succederà". 

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