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Vincenzo Camporini in Parlamento, con chi si candida il generale

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Gli ex azzurri confluiscono tutti, o quasi, in Azione. L'ultima a dire sì a Carlo Calenda è Mariastella Gelmini. Il ministro per gli Affari regionali, dopo una lunga militanza in Forza Italia, ha cambiato casacca. Come lei sono in tanti a trovare rifugio in Azione. Da qui sorge spontanea una domanda: qual è la squadra di Calenda? "Se vogliamo - risponde Matteo Richetti, presidente e cofondatore di Azione - la segreteria è il team del segretario, la direzione è l'organo di indirizzo politico, l'assemblea è il Parlamento e i responsabili tematici sono una sorta di ministri ombra, coloro che danno a Carlo la lettura delle questioni tematiche".

 

 

A fare i nomi ci pensa il Corriere della Sera che individua in Enrico Costa il vicesegretario. A lui, avvocato ex forzista, la delega al Parlamento e alle alleanze. Poi spunta Antonio Mazziotti, anche lui legale specializzato in diritto delle società e dei mercati, che coordina la segreteria e si occupa di riforme istituzionali. Tra le persone che Calenda ascolta di più ci sono Emma Fattorini, ordinaria di storia contemporanea alla Sapienza e vicepresidente del partito assieme, Mario Raffaelli, l'uomo macchina del partito.

 

 

Non mancano i cosiddetti "ministri ombra". Stiamo parlando di Stefano Allievi, professore di sociologia specializzato nello studio dei fenomeni migratori, Nunzio Angiola, docente di economia all'Università di Foggia, l'imprenditore Alberto Baban per il settore imprese, l'ex segretario della Cisl Raffaele Bonanni per le relazioni industriali, e ancora il consigliere del ministro Roberto Speranza per il Covid-19, Walter Ricciardi. Oltre a loro spunta anche un nome non nuovo, quello di Vincenzo Camporini, generale ed ex capo di stato maggiore dell'Aeronautica Militare. Figura, questa, centrale per il settore Difesa. 

 

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