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Carlo Calenda: "Con Renzi? Cosa farò presto", ora rivela tutto

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Carlo Calenda si prepara per il dopo-Letta. La rottura con i dem spinge sempre di più Azione verso Matteo Renzi. Al momento l'ex ministro dello Sviluppo Economico non esclude e non conferma un possibile patto con l'ex premier ma di fatto a "La Corsa al Voto" su La7 afferma: "Una telefonata con Matteo? No, ma ci sentiremo presto". Insomma Calenda prepara il terreno per un possibile patto? Bisognerà attendere qualche giorno.

 

 

 

E tornano alla mente le parole di Renzi subito dopo la rottura di Calenda confidate ai suoi: "State fermi fino a martedì, bocche cucite". Insomma qualcosa bolle in pentola e molto probabilmente è già iniziata la corsa verso il nuovo centro, o centrino, bisognerà giudicarlo dai risultati elettorali. Intanto Calenda non perde occasione per attaccare Letta e regolare i conti dopo la baruffa di ieri: "Letta lo sapeva, sapeva tutto dalla A alla Z, ho 50 messaggi in cui dicevo 'Enrico non lo fare o me ne vado'".

 

 

 

 

E ancora: "Il nostro patto era il punto conclusivo di un contrattazione molto dura. La caduta era, ci sarà un solo patto, quello tra Azione e + Europa e il Pd. Ho detto a Letta: Enrì, te li vuoi prendere Fratoianni e Bonelli? Prendili ma è un errore storico. Giovedì mi chiama Letta, mi dice: vieni a Roma. Mi ha detto firmo un altro patto. Ho detto, questo non era nell’accordo. La gente non capisce più niente, un patto parallelo che nega quell’altro. Se tu lo fai, salta l’accordo con noi. L’ho detto davanti a testimoni, non fare questa cosa. Dal giorno abbiamo avuto 100mila interazioni in cui gli dico, io rompo", ha concluso Calenda.

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