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Centrodestra, ecco la bozza completa del programma

Salvatore Dama
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Ecco la bozza del programma di centrodestra. Licenziata ieri dal tavolo messo al lavoro dai leader della coalizione per armonizzare le priorità dei singoli partiti. Il testo è volutamente generico per permettere a Fdi, Lega e Forza Italia di fare campagna integrando anche le rispettive cose. Ci sono presidenzialismo, autonomia, Ponte sullo Stretto. Si parla di blocco degli sbarchi (ma non "navale") e di flat tax, ma senza aliquote. All'ultimo minuto sono stati infilati dentro due capitoli: giustizia e ambiente. A sorpresa c'è anche un po' di "Agenda Draghi". Il documento, in 15 punti, si apre facendo professione di atlantismo ed europeismo, come richiesto da Forza Italia e senza che gli altri partiti abbiano fatto resistenza. Sia Fratelli d'Italia che la Lega da tempo hanno abbandonato i toni più euroscettici, perché la crisi pandemica, quella economica e quella energetica hanno dimostrato che conviene non isolarsi, a patto che l'Ue diventi «più politica e meno burocratica». Nessun ammiccamento alla Russia di Putin, che anzi viene subito catalogata come l'autrice dell'invasione in Ucraina.

QUESTIONE PNRR
Tema Pnrr: si propone una revisione del piano, ma in accordo con la Commissione europea, e in funzione delle «mutate condizioni, necessità e priorità». Tra le infrastrutture da realizzare si dà priorità al Ponte sullo Stretto. Poi arriva il capitolo riforme. Sì in parallelo al presidenzialismo (voluto da FdI) e alle autonomie regionali (chiesto dalla Lega). In corsa è stata inserita la giustizia. Con una riforma del processo penale che eviti i casi «mediatici» nel rispetto «del diritto all'informazione» e della «buona fama». Come? Il testo non scende nel dettaglio. Ma torna a chiedere la separazione delle carriere e la riforma del Csm, dossier già aperti dal ministro Cartabia, in maniera non soddisfacente. Si passa poi al fisco. Si parla di flat tax ma prevedendo una introduzione progressiva. E senza precisare aliquote. Se ne chiede l'estensione per le Partite Iva fino a 100mila euro di fatturato e, «in prospettiva», un ulteriore ampliamento per famiglie e imprese. La formula lascia lo spazio ai partiti per fare campagna elettorale sulle proprie proposte: Matteo Salvini dice «flat tax al 15», Silvio Berlusconi «al 23».

Il programma prevede un intero capitolo dedicato alle famiglie e alla natalità. Con l'introduzione del quoziente familiare e altri vantaggi fiscali. Si propone la conciliazione per i genitori lavoratori e un sostegno per i papà e le mamme separati. Nessun accenno invece al tema dei diritti lgbt o al fine vita. Si parla di droga, in termini di «forte contrasto allo spaccio e alla diffusione« degli stupefacenti, ma senza differenziazione tra leggere e pesanti. Il capitolo 6 è dedicato alla sicurezza e al contrasto all'immigrazione illegale. Verranno riproposti i decreti sicurezza (come richiesto da Salvini) e si propone la difesa dei confini nazionali ed europei con il controllo delle frontiere e il blocco degli sbarchi, ma non è menzionato il «blocco navale» proposto dalla Meloni. Interessante anche il tema della tutela della salute. Dove si dice, in sostanza, mai più lockdown. Il contrasto alla diffusione del virus deve fondarsi sui comportamenti virtuosi, senza imposizioni, e sul potenziamento dei trasporti (considerati i luoghi principali di veicolazione virale), non sulla «compressione delle libertà individuali».

NO ASSISTENZIALISMO
Quanto al lavoro, il centrodestra propone il taglio del cuneo fiscale in favore di imprese e lavoratori e l'abolizione del reddito di cittadinanza, che va«sostituito» con misure più efficaci di «inclusione sociale» e «politiche attive» di formazione e inserimento nel mondo del lavoro. C'è poi il tema dell'autosufficienza energetica, che prosegue in continuità con il governo Draghi nella ricerca di fonti diverse (dal gas russo) e nella richiesta di un tetto ai prezzi da imporre a livello europeo. E qui arriva anche la proposta di tornare al nucleare, pulito e di ultima generazione. Anche in tema di ambiente il centrodestra non farà passi indietro. Saranno rispettati gli impegni internazionali assunti dall'Italia per contrastare i cambiamenti climatici. E saranno utilizzate le risorse del Pnrr (70 miliardi) per far decollare la transizione ecologica. Prevista anche l'ora di educazione ambientale nelle scuole. Entra nel programma anche la proposta di piantare un milione di alberi «nelle zone colpite da incendi e calamità naturali». Idea di Berlusconi, che ieri ha presentato il nuovo simbolo di Fi (con riferimento al Ppe).

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