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Sondaggio, cosa accadrebbe se si votasse oggi: risultato clamoroso

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Il centrodestra sale ancora nei sondaggi aumentando il divario con il centrosinistra. E a incidere non sono i diverbi tra Giorgia Meloni ed Enrico Letta. Secondo Fabrizio Masia, amministratore delegato di Emg different, "si tratta di piccoli scambi verbali utili soltanto a conservare l'elettorato di appartenenza. Siamo ancora in una fase magmatica della campagna che con molta probabilità entrerà nel vivo nelle ultime due settimane", dice al Corriere della Sera. E la pensa così anche Carlo Buttaroni di Tecnè: "Allontanano semmai la gente e dunque incidono zero. D'altro canto, per sei famiglie italiane su dieci il tema del carrello della spesa o del caro bollette è prioritario rispetto a qualsiasi altra questione".

 

 

E se inflazione e caro bollette sono i temi più importanti in questo momento per gli italiani, secondo Antonio Noto di Noto sondaggi, "contestare i comportamenti di un concorrente, penso all'ultima polemica sul video postato da Meloni, non giova affatto in termini di aggregazione del consenso". Per quanto riguarda le proposte programmatiche, invece, Lega e Forza Italia "stanno commettendo lo stesso errore" perché "ripropongono temi del programma di cinque anni fa, se non addirittura di venti anni fa, come per FI. Ciò non solo non produce consenso ma intimidisce le tifoserie, anche perché parliamo di partiti che sono stati al governo. I bisogni dei cittadini sono cambiati rispetto a cinque anni fa".

 

 

E venendo ai numeri, a un mese dal voto, secondo l'ultimo sondaggio Tecnè per Mediaset del 17-18 agosto, il centrodestra è al 49,8%, mentre il centrosinistra è al 30%. "A seguire il M5s al 10,2%. Ancora dietro il terzo polo di Renzi e Calenda al 4,8%. FdI risulta primo partito con il 24,3%, segue il Pd con il 23,5%. La Lega al 12,9% e Forza Italia all'11,4%". Nella rilevazione di Noto sondaggi del 20 agosto invece "il centrodestra ha qualche consenso in meno, ma resta in testa al 47,5%. La coalizione di centrosinistra è al 25,5%, il M5S al 12,5%, e Azione e Italia viva al 7,5%. Anche in questo caso FdI sarebbe il primo partito con il 25%, segue il Pd al 20,5%".

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