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Carlo Nordio, il piano per salvare l'Italia: "Cosa va fatto subito"

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Carlo Nordio ha le idee chiare. L'ex magistrato e candidato con Fratelli d'Italia spiega quali sono le vere emergenze del Paese su cui deve intervenire il prossimo governo. In un'intervista a Qn, Nordio non usa giri di parole: "Oggi la vera emergenza è l’economia. Ebbene, la lentezza della giustizia civile e penale ci costa, secondo studi accurati e indipendenti, circa un due per cento di Pil". A questo punto spiega cosa va fatto subito: "Quindi", ha avvertito, "la prima cosa da fare è la radicale eliminazione e semplificazione di una serie di norme sostanziali e procedurali complesse e contraddittorie che rallentano i processi e paralizzano l’amministrazione".

 

 

 

Per Nordio "l’esempio più emblematico è il reato di abuso di ufficio, che ha creato la cosiddetta amministrazione difensiva, per cui nessun sindaco o assessore firma più con tranquillità o non firma affatto, e poi, con un disegno di più ampio respiro, vanno cambiati il Codice penale e quello di procedura penale".

 

 

 

Per il magistrato in pensione "la separazione delle carriere è una conseguenza necessaria del codice del 1989 che ha recepito i principi del rito anglosassone e non per nulla è stato definito alla Perry Mason". "Ebbene, in tutti quei Paesi le carriere sono separate", ha osservato, "negli Usa il pm è addirittura elettivo". Per Nordio serve anche il ripristino dell’immunità parlamentare "anche se riconosco che andrebbe spiegata bene ai cittadini, affinchè non sembri un privilegio di casta: i padri costituenti, Togliatti, De Gasperi, Nenni, Calamandrei, l’hanno voluta proprio come garanzia dalle interferenze improprie della magistratura". 

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