Il retroscena

Mario Draghi furibondo: "Così fate saltare tutto, serve serietà"

Mario Draghi è furibondo con i Cinque stelle. "Attenti a non bloccare gli Aiuti, attenzione a non prestarvi a interessi di parte", dice in mondo secco e seccato al Consiglio dei ministri, secondo quanto rivela La Repubblica in un retroscena. La questione è che è stata approvata la relazione del ministro dell'Economia Daniele Franco per sbloccare 6,2 miliardi incassati dallo Stato: maggiori entrate fiscale che servono per un nuovo decreto di sostegni a famiglie e imprese, che potrebbe arrivare anche a 12 miliardi.

 

 

Però servirà un voto a maggioranza assoluta della Camere per l'autorizzazione a usare quei fondi. Il decreto aiuti bis varato a inizio agosto, infatti, è bloccato al Senato dal momento che non c'è un accordo tra le forze politiche sugli emendamenti presentati da M5S e Alternativa sul superbonus. Il testo arriverà in aula martedì prossimo e solo dopo averlo approvato, l'assemblea dei senatori esaminerà la relazione sui conti. Alla Camera, che a sua volta deve approvare il decreto aiuti bis, il voto a maggioranza assoluta sui saldi non si farà prima di giovedì.

"Il governo fa tutto ciò che è nelle sue possibilità per varare tempestivamente i provvedimenti che consentono di erogare aiuti a famiglie e imprese. Ora è tutto nelle mani del Parlamento", si limitano a prendere atto a palazzo Chigi, mentre, sia in Cdm che poi in una nota congiunta sono le tre ministre del Terzo polo Elena Bonetti, Mara Carfagna e Mariastella Gelmini a mostrare il proprio disappunto. "Si tratta di un ritardo inaccettabile, del quale riteniamo debbano assumersi piena responsabilità le forze politiche che continuano a ostacolare in Parlamento l’azione del governo. Questo atteggiamento irresponsabile tiene in ostaggio le imprese esponendole al rischio di chiusura e danneggia pesantemente la vita delle famiglie e dell’intero Paese".

 

 

Il premier è furioso, senza fare nomi e senza puntare il dito contro alcuno si capisce che ce l'ha con il Movimento 5 stelle che ha dato battaglia sul Superbonus e ora tiene in ostaggio. Del resto finché non sarà convertito in legge, i fondi resteranno bloccati e gli aiuti non arriveranno. "Serve serietà", sbotta Draghi. E con serietà dice no al scostamento di bilancio richiesto da Giuseppe Conte e da Matteo Salvini.