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Matteo Piantedosi, "fascismo come Putin". Dove si spinge Bonelli

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Il pugno duro di Matteo Piantedosi sui partecipanti al rave di Modena manda in tilt la sinistra. Il ministro degli Interni ha presentato un decreto legge d'urgenza per trasformare l'organizzazione di rave clandestini con più di 50 partecipanti in un reato punibile con un massimo di sei anni di carcere. "Ho studiato attentamente la norma sui rave presentata da Meloni e Piantedosi - è il commento di Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra - e posso affermare che con questa disposizione i rave non c’entrano nulla, invece verranno colpite le manifestazioni di protesta che possono andare da occupazioni di Università, scuole, mobilitazioni per questioni ambientali, come ad esempio l’occupazione di terreni inquinati, fino ad arrivare ai luoghi dove oggi vivono i braccianti agricoli che sono su terre occupate".

 

 



"E’ una norma liberticida e fascista - prosegue Bonelli - che addirittura prevede una pena di sei anni con introduzione di misure restrittive che normalmente si applicano ai mafiosi. Può accadere che a uno studente universitario fuorisede che partecipi a una occupazione si notifichi il foglio di via facendogli perdere il diritto di studiare all’università". "Il nostro codice penale - spiega ancora il deputato - punisce con una reclusione a meno di sei anni reati gravissimi come la corruzione e l’articolo 434, che precede il nuovo 434 bis introdotto dal governo, prevede per il disastro e crollo di costruzioni una pena massima di 5 anni: quindi, chi causa il crollo di un ponte è punito fino a 5 anni, chi organizza un rave fino a 6 anni! Una vera e proprio sproporzione". "Quella approvata dal Governo Meloni - conclude Bonelli - è una norma che ricorda la Russia di Putin, a partire dalla famigerata Legge federale sui raduni del 2004 e i 13 successivi emendamenti che rendono ormai quasi impossibile esercitare il diritto di protesta pacifica in Russia". 

 

 

 

 

Gli fa eco il compagno di coalizione Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra italiana: "Ieri era un timore, dopo aver letto il testo della nuova norma che hanno introdotto, è una certezza. Hanno usato il pretesto del contrasto ai rave per inserire norme con pene pesantissime che potranno essere utilizzate in ben altri contesti. Una decisione rischiosa e pericolosa, che può semplicemente avvelenare ulteriormente il clima sociale e politico del Paese".  Il nuovo esecutivo intende "farsi beffa della Costituzione, e preparano per i prossimi mesi una blindatura delle proprie azioni - aggiunge - mi rivolgo direttamente alla maggioranza e a Giorgia Meloni: ma davvero pensate di governare in questo modo?". Parole e atteggiamenti che, probabilmente, porteranno altra acqua al mulino di Fratelli d'Italia e del centrodestra, già molto ben avviato a giudicare dai risultati del 25 settembre.

 

 

 

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