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Superbonus, bomba sul governo. Forza Italia: "Ecco cosa faremo"

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La scelta di dare una stretta al Superbonus voluta dal governo crea qualche malumore all'interno della maggioranza. Forza Italia infatti ha deciso di presentare un emendamento per difendere il settore edilizio dalle conseguenze del cambio in corsa: "Era doveroso intervenire sul Superbonus per motivi di contenimento della spesa pubblica e per correggere distorsioni. Tuttavia è altrettanto doveroso dare delle certezze agli operatori del settore e non cambiare continuamente il quadro. Proprio per questo, rispetto all’accesso al Superbonus 110 per cento così come lo abbiamo conosciuto finora, Forza Italia lavorerà per spostare la data di scadenza delle agevolazioni almeno di un mese per chi ha già deliberato in assemblea di condominio e ha già stipulato contratti. In merito, presenteremo in Parlamento un emendamento ad hoc, anche per garantire un tempo di transizione adeguato. Ma non solo". Così in una nota congiunta i presidenti dei gruppi parlamentari di Forza Italia, Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo.

 

 

"Condividendo la ratio economica delle modifiche, Forza Italia - aggiungono - ritiene urgente e necessario che, sulle modalità e le regole di revisione della percentuale, venga avviato subito un tavolo con le associazioni di categoria, per una interlocuzione costante e operativa. In questo quadro normativo, Forza Italia è in prima linea per scongiurare il collasso del comparto dell’edilizia e chiede al governo, pertanto, anche un tempestivo intervento mirato allo sblocco dei crediti fiscali maturati che le aziende, in questo momento, non riescono a cedere", concludono gli azzurri.

 

 

 

E il deputato di FdI, Andrea De Bertoldi spiega così all'Adnkronos la sua posizione sulle modifiche al Superbonus: "La scelta dell’esecutivo di fare un 'tagliando' al superbonus è corretta, ma non si possono cambiare le carte in tavola a partita in corso e inoltre servono risposte sulla questione della cessione dei crediti". "Il testo definitivo del decreto non l’ho letto, ho saputo solo quello che è stato riferito dalla presidente Meloni. Più volte ho parlato dei rischi che una misura come il superbonus può creare. Quello che adesso dicono in tanti io lo dicevo da mesi. Verificheremo meglio. Certo è che un lifting alla misura andava fatto. E lo stesso vale per il bonus facciate, che ha determinato le maggiori frodi", riconosce il deputato. "Mi permetto però di sottolineare: non si possono cambiare le regole a chi ha già preso delle decisioni, si rischiano di fare danni e innescare contenziosi giudiziari, con costi per lo Stato non indifferenti e il rischio di soccombere. Non si possono cambiare le carte in tavola a gioco in corso", ha concluso. 

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