Le indagini su Fontana e il punto di Libero: la precisazione
"A seguito di definizione bonaria del contenzioso con i magistrati Maurizio Romanelli, Luigi Furno e Carlo Scalas, la Direzione di Libero pubblica la seguente precisazione: In relazione ai due articoli apparsi sulle edizioni cartacea e online del nostro giornale del 28 luglio 2020, con i titoli “Se il Dio soldo ti condanna a essere disprezzato” e “C’è cognato e cognato. Quello di Fini gode, quello di Fontana indagato per nulla”, la Direzione precisa che le espressioni in essi contenute non avevano alcun intento di danneggiare la reputazione dei titolari dell’indagine, i dottori Maurizio Romanelli, Luigi Furno e Carlo Scalas della Procura di Milano. In essi, infatti, erano riportate frasi che intendevano rivolgere critiche alla “istituzione Magistratura” nel suo complesso e non a specifici atti o comportamenti posti in essere dai Magistrati sopra indicati. Non abbiamo, infatti, alcun elemento che possa far ritenere che i dottori Romanelli, Furno e Scalas abbiano mai esercitato le loro funzioni per finalità di natura politica o comunque in modo parziale o mossi da pregiudizio. E ciò vale anche per la vicenda delle indagini nei confronti del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.”