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Ghisleri, il sondaggio: "Testa a testa", come sta per suicidarsi il Pd

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Il Pd si avvicina tremebondo alle primarie che tra poche settimane definiranno il prossimo segretario che prenderà il posto dell'uscente Enrico Letta. Il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, sulla carta, è il candidato più forte, quasi naturale: sostenuto dagli ex renziani, ancora forti nel partito, piace moderatamente anche alla sinistra del partito e soprattutto ai rappresentanti degli enti locali e agli amministratori. Tuttavia, il sondaggio Euromedia Research realizzato da Alessandro Ghisleri per la Stampa fotografa una situazione molto più magmatica.

 

 

 

 

La sua vice Elly Schlein, infatti, portavoce dell'ala più radical del partito e che già strizza l'occhio al Movimento 5 Stelle, sarebbe a un passo da lui. Un testa a testa serratissimo con possibili, clamorose sorprese. Se davvero la spuntasse la Schlein, allora il Pd avrebbe il suo segretario di bandiera. E forse sarebbe ufficialmente morto. 

 

 

 


"È un partito ferito - nota la Ghisleri sul quotidiano torinese -, i suoi elettori sentono il bisogno di avere una nuova rotta politica su cui convergere". "Senza magheggi" e capace di conquistare i circoli e la base sul territorio. Preso tra due fuochi (il Terzo polo a destra, il M5s a sinistra); il rischio per il Pd "in assenza di un intervento choc e immediato è assistere a un ulteriore sfarinamento con un perdita di identità nell'elettorato oggi disorientato".

 

 

 

I numeri del sondaggio testimoniano questa esigenza di radicalità: Bonaccini è al 25,9% tallonato dalla Schlein al 21,4%. Agli altri restano le briciole: più distanti Vincenzo De Luca (5,9%), Francesco Boccia (4,5%), Paola De Micheli (3,3%), Dario Nardella (2,5%), Peppe Provenzano (1,5%) e Matteo Ricci (0,6%).

 

 

 

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