Autogol

Damiano Tommasi rovina il Natale agli anziani: "Niente cenone"

Francesco Storace

Più cinico che civico. Il sindaco campione di Verona, Damiano Tommasi, fa un autogol di quelli che non ti aspetti. Mentre tutta Italia torna a respirare dopo annidi restrizioni, stavolta ci pensa il neosindaco della città scaligera a negare agli anziani persino il cenone di Capodanno al padiglione 1 della Fiera. La notizia è arrivata improvvisa, perché nessuno ne sapeva niente, il sindaco mediatico di Verona aveva scelto il silenzio.
Saranno gli occhi di tigre, ma stavolta Tommasi ha messo una mascherina sulla sua faccetta d'angelo e calato la scure dei tagli. Sono quelli che in queste ore li imputano al governo, ma nei loro territori fanno di peggio.

 


Il centrodestra se ne è accorto e ha denunciato la decisione del Comune, che se ne è lavato le mani. Ogni anno, dal 2007 in poi - con la sola eccezione del periodo pandemico - mille anziani trascorrevano l'ultimo dell'anno in bella compagnia, tra danze e cenone a carico dell'amministrazione. Un'occasione di festa, per stare insieme, almeno quella volta l'anno che il calendario ti concede. A Verona non sono pochi gli anziani. La Cgil e non pericolosi estremisti di destra, a giugno scorso, nella solita passerella elettorale, aveva squadernato le cifre proprio di fronte a Tommasi. Se nel 1982 a Verona c'erano più giovani che anziani, nel 2020 la città contava due over 65 ogni giovane under 14 e nel 2030 ci saranno tre anziani per ogni giovane. «È un aspetto di cui la politica ad ogni livello deve tener conto - era stata la sottolineatura dei dirigenti Cgil - Le città saranno pure più smart, ma la loro popolazione sarà sempre più anziana». Tommasi annuiva, forse sbadigliava, chissà se dormiva se adesso arriva a tagliare il cenone di Capodanno, una delle feste più tradizionali per la terza età veronese, al punto che ogni anno andavano esauriti i mille posti a disposizione.

 


Si dovranno accontentare - testuale - di un brindisi nella sede della propria circoscrizione... Il nuovo, insomma, che impugna le forbici e taglia laddove fa più male. Lì dove c'è più bisogno di stare assieme dopo una vita di lavoro. Ma non solo. A quanto pare non c'è alcuna conferma neppure per il tradizionale concerto in piazza Bra, che ebbe successo in diretta tv e radio in edizioni recenti con decine di migliaia di persone partecipanti. Non si sa neanche se ci sarà persino lo stop all'allestimento dei mercatini di Natale nei quartieri. Tutto questo perché? L'ex sindaco Federico Sboarina lo denuncia su Facebook: «Il 31 dicembre niente cenone e ballo per gli over '60 in fiera. Il Comune ha cancellato l'evento popolare che da 15 anni ha sempre fatto il pieno.

 

 

La Giunta si è decisa all'ultimo minuto e ricorre al Covid per giustificarsi. Ma non risulta che quest' anno ci siano limitazioni in vigore. La verità probabilmente è un'altra. Di fatto, si annulla lo spirito di comunità che nel tempo si era creato con gli anziani». Magari Tommasi opterà per un rave, potremmo dire viste le "battaglie" a cui pare più affezionata certa sinistra. Ma stupisce che un campione del calcio che poi trova un altro mestiere facendo il sindaco anche grazie alla popolarità conquistata, si trovi ora a prendere decisioni all'insaputa dei cittadini. C'è voluta una conferenza stampa dell'opposizione per farlo notare alla città... Niente cenone di Capodanno per mille anziani con l'alibi del Covid, ma negli stadi le persone che ci vanno sono molte di più, Verona compresa. Stavolta il calcio non è a un pallone, ma agli anziani.