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PiazzaPulita, Soumahoro scarica la moglie? "Mentre giravo il Paese..."

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Nel giorno della sua autosospensione dal gruppo Verdi-Sinistra italiana, Aboubakar Soumahoro è ospite di PiazzaPulita. È qui, in un faccia a faccia con Corrado Formigli, a difendere la sua posizione dopo l'indagine che tira in ballo moglie e suocera. "Mi sono autosospeso perché credo nei valori dell’integrità della dignità umana e nel rispetto della storia che mi porta qui", spiega il deputato, ora fuori dal Parlamento. E nel bel mezzo della polemica sui presunti mancati pagamenti e pessime condizioni in cui riversavano i lavoratori delle cooperative della famiglia, Soumahoro ha diffuso un video in lacrime. Uno sfogo che nella puntata di giovedì 24 novembre in onda su La7 respinge: "Chiedo scusa per quel filmato, chi mi conosce lo sa". E ancora: "Non riuscivo a capire cosa stava accadendo, era come ritrovarsi sul ring e sentire piovere colpi, pugni, senza capire da chi provenissero. Se lo rifarei? Mai più! È stato un momento di debolezza umana, me ne scuso. Ora sono pronto a dire tutta la verità nella massima trasparenza".

 

 

 

Incalzato da Formigli, il sindacalista ex lustrascarpe, bracciante, muratore e facchino ammette il suo errore: "Sono stato poco attento, mentre giravo per il Paese, a quello che c’era a casa mia". Soumahoro dunque si dissocia dalle accuse rivolte alla moglie Liliane Murekatete e alla suocera: "Ho fatto una leggerezza". Ma il conduttore rincara la dose: "C'è un operatore che ha raccontato che lei frequentava le coop. Quando è andato nel centro migranti non ha visto le condizioni poco dignitose di quei centri di accoglienza? Se non lo sa è grave...". 

 

 

Ancora una volta Soumahoro prende le distanze dall'accaduto precisando che "la mia famiglia gestisce un centro di accoglienza, ma quella gestione è lì da una ventina d’anni e la mia compagna l’ho conosciuta nel 2018 quando quell’attività già esisteva". Attività che a suo dire "era virtuosa". Peccato però che già nel 2019 l'ex senatrice di Sinistra Italiana, Elena Fattori, fece un sopralluogo nelle due cooperative al centro dell'indagine della procura di Latina scoprendo posti "indecenti, al limite del fatiscente dove non ospiterei neanche i cani".

 

 

 

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