Il sistema

Lollobrigida contro Bankitalia: "Chi ha un ruolo deve estraniarsi dalla politica"

I rilievi di Bankitalia sulla manovra di fatto hanno acceso uno scontro tra lo stesso esecutivo e Palazzo Koch. E a parlare di questo braccio di ferro tra l'esecutivo e la Banca d'Italia è il ministro Lollobrigida che in un'intervista al Corriere mette in chiaro un po' di aspetti che sono passati inosservati: "Conosco la sua capacità di analisi, le opinioni del senatore Fazzolari sono degne di considerazione. Ha legittimamente espresso la sua opinione, così come ha fatto la Banca d'Italia. Trovo fuori luogo, rispetto all'oggetto della discussione, il tentativo della sinistra di stigmatizzare l'espressione di un pensiero politico".

 

 

Poi arriva una considerazione precisa sul ruolo di Bankitalia e sulla sua terzietà: "Spero che la Banca d'Italia, anche nella sua evoluzione nel tempo, rappresenti a pieno l'interesse dell'economia nazionale nel quadro europeo. E che chiunque pro tempore abbia ruoli all'interno di questo fondamentale soggetto sappia estraniarsi dalla sua appartenenza politica e avere con terzietà una dialettica corretta col governo, tesa al rafforzamento dell'economia e dell'interesse italiano".

 

 

Secondo Lollobrigida ci sarebbero alcuni aspetti che andrebbero rivisti nella dialettica tra il governo e una istituzione come Bankitalia: "Conto che nei confronti del governo ci siano legittime sottolineature, sollecitazioni e proposte, nell'ottica di una convivenza rispettosa delle diverse funzioni che i due soggetti hanno nel quadro politico ed economico della nazione. Sarebbe stato inquietante se ci fosse stata una bocciatura dell'ossatura della manovra". Insomma Lollobrigida tiene la linea del governo e avverte in modo chiaro Bankitalia, l'esecutivo, sempre nel massimo rispetto dei ruoli, non cambierà strada.