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Matteo Salvini umilia Landini con tre parole: "Critica? Allora..."

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Matteo Salvini non le manda a dire. Il leader della Lega e ministro alle Infrastrutture non ha digerito i commenti piuttosto severi sulla manovra da parte del leader della Cgil, Maurizio Landini. Il vicepremier sa bene che una manovra così criticata da più fronti potrebbe in realtà avere al suo interno dei provvedimenti che realmente danno una risposta agli italiani scontentando magari i sindacati (spesso politicizzati) o Confindustria.

 

 

Ma di certo i rilievi che più hanno fatto discutere sono stati quelli di Bankitalia. Ed è su questo punto che Salvini si scatena contro Landini: "Il  leader della Cgil Maurizio boccia una manovra economica che aumenta le pensioni minime e gli stipendi fino a 20.000 euro, che cancella la legge Fornero e aumenta la Flat Tax per le Partite Iva, che aumenta l'assegno unico per chi ha dei figli e aiuta chi è in difficoltà a pagare le bollette. Proprio come Bankitalia. Bene, allora vuol dire che abbiamo fatto un'ottima manovra economica".

 

 

E lo stesso Landini, subito dopo l'incontro con Giorgia Meloni, aveva avuto toni durissimi rispondendo a chi gli chiedeva un parere sulla manovra ma anche un commento sulle piazze calde che subirebbero l'influenza di sindacati e Movimento Cinque Stelle: "Credo che chi è al Governo abbia uno strumento per evitare che la rabbia della persona aumenti: rispondere ai loro bisogni. Governino, questo è il modo - continua il segretario - se uno non arriva alla fine del mese bisogna mettergli in tasca i soldi. Invece di portare il tetto al contante a 5mila euro è meglio mettere il contante in tasca a chi non ce l’ha. Se si aiuta a evadere il fisco o se continuano ad aumentare la flat tax per redditi che sono già alti e gli altri continuano a pagare per tutti, non solo aumenterà la rabbia ma noi scenderemo ancora più in piazza e diminuirà anche il consenso al Governo". Parole che suonano come una minaccia...

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