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Meloni, il retroscena da fantapolitica: "Perché può andare al Colle"

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Chiusa la Manovra, in Parlamento potrebbe arrivare un ddl rivoluzionario: il semi-presidenzialismo, ossia l'elezione diretta del presidente della Repubblica e non dunque del premier. Quest'ultimo verrà comunque deciso tramite elettori nel giorno delle elezioni per il rinnovo delle Camere. A svelare il piano del centrodestra ci pensa Affaritaliani.it, che vede in gennaio il mese di inizio iter. 

 

 

La riforma, se tutto dovesse filare liscio, richiederà un anno e mezzo di tempo e vede il Terzo Polo pronto a dialogare con la maggioranza guidata da Giorgia Meloni. Se invece per la strada qualcuno come Pd e Cinque Stelle dovesse ostacolare la revisione della Costituzione, allora il tempo stimato sarà di due anni. Si arriverà così a metà del 2024 o all’inizio del 2025, un periodo in cui arriveranno - riporta sempre Affaritialiani - le "inevitabili e scontate dimissioni di Sergio Mattarella, essendo cambiata la modalità di elezione del Presidente. A quel punto in Fratelli d'Italia, secondo il retroscena di Affaritaliani, potrebbe spuntare la candidatura a Capo dello Stato da parte del premier Meloni, che diventerebbe, sondaggi attuali alla mano, la prima donna italiana presidente della Repubblica eletta direttamente dai cittadini. Contestualmente - si legge ancora - ci sarebbero anche le elezioni politiche per il Parlamento e sarà Meloni stessa a indicherà il candidato premier". Un'ipotesi davvero da fantapolitica che appare assai improbabile.

 

 

Da sempre lo scopo di FdI è quello di assicurare stabilità istituzionale, indipendenza, anche cedendo la guida del Consiglio superiore della magistratura che andrebbe al primo presidente della Corte di Cassazione. E, infine, il capo dello Stato non potrebbe essere sfiduciato dalle Camere dopo essere stato eletto dai cittadini.

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