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Luigi Di Maio "favorito dal Qatargate": indiscrezioni esplosive

Il Qatargate avrebbe rafforzato la posizione di Luigi Di Maio come possibile inviato speciale nel golfo arabo. Lo scrive Il Foglio, secondo cui l’inchiesta sulle mazzette a Bruxelles potrebbe favorire l’ex ministro degli Esteri, dato che il suo principale avversario per l’incarico è indirettamente coinvolto nello scandalo. Si tratta del greco Dimitris Avramopoulos: non risulta indagato ma faceva parte del board della Fight Impunity. 

 

 

Quest’ultima è l’ong fondata da Antonio Panzeri, l’ex parlamentare europeo del Pd che è stato arrestato per tangenti. “Tace, ma spera - scrive Simone Canettieri su Il Foglio - anzi Luigi Di Maio crede che l’inchiesta che ha squassato la Ue possa tirargli la volata per diventare inviato speciale nel Golfo”. Tra l’altro l’ex grillino confiderebbe sulla “posizione non ostile” della premier Giorgia Meloni: lo stesso però non si può dire di gran parte della maggioranza di centrodestra, che invece proprio non vorrebbe che a Di Maio fosse affidato un incarico europeo. 

 

 

Per molti la nomina dell’ex grillino sarebbe inappropriata, come sottolineato da Maurizio Gasparri: “Mesi fa Di Maio, allora ministro degli Esteri, si recò nel Qatar paese inaffidabile sui diritti e oggi sospettato in delicate inchieste. Ragione in più per dire no a incarichi Ue per Di Maio”. Bisognerà attendere ancora settimana per conoscere il finale di questa storia: vedremo se l’ex grillino avrà ragione nel credere che il Qatargate possa giocare a suo favore.