Il vicepremier

Matteo Salvini, "prima si fa e meglio è": il messaggio alla Meloni

Si dice "molto soddisfatto" Matteo Salvini dell'incontro di ieri 18 gennaio su autonomia e presidenzialismo: "A me quando si stabiliscono tempi e contenuti, piace. Io sono contento, il percorso c’è". Nessuna preoccupazione per il fatto che l’autonomia differenziata non viaggi con la riforma costituzionale del presidenzialismo ma che vada sul tavolo di una delle prossime riunioni del Consiglio dei ministri: "Sono contento, anche perché è giusto che voi non sappiate alcune cose che al tavolo si sanno, ognuno sa il suo", precisa il vicepremier e leader della Lega. E non necessariamente si punta ad approvare in via preliminare il ddl prima delle regionali, sottolinea Salvini: "Non è che faccio la riforma della Costituzione prima o dopo le regionali. Prima si fa meglio è, per l’Italia". L’obiettivo, aggiunge il ministro, "è di vincere le elezioni regionali a prescindere, ma prima si fa meglio è", ripete.

 

 

Insomma, basta che l'autonomia si faccia. Questo, sembra dire il leader della Lega tra le righe, è il suo obiettivo. Per il resto, è di fatto disposto ad appoggiare il presidenzialismo alla francese, come vuole Giorgia Meloni che pensa a un modello che parta dal modello francese, appunto, e che "garantisca stabilità e restituisca centralità alla sovranità popolare". "Io contrario al premierato? No, non ho veti", dice infatti Matteo Salvini rispondendo alle domande dei giornalisti in Transatlantico. "Io sono apertissimo a tutti i modelli che coinvolgano i cittadini nella scelta del presidente del Consiglio", afferma. "No non ho veti", insiste.