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PiazzaPulita, Piantedosi e "la mafia foggiana": cosa rischia l'Italia

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"Oggi in Italia ci sono quattro mafie, qual è quella più pericolosa? Quella più infiltrata? Quella più in crescita?": Corrado Formigli lo ha chiesto a Matteo Piantedosi, suo ospite a Piazzapulita su La7. "Difficile fare graduatorie - ha risposto il ministro dell'Interno - ma sicuramente la 'ndrangheta calabrese, secondo l'analisi di tutti gli specialisti, è quella che è riuscita a creare un meccanismo più pervasivo per via del legame che ha con la distribuzione dei grandi cartelli della droga".

 

 

 

Il conduttore del talk, poi, lo ha incalzato su un altro tipo di organizzazione criminale: "Noi abbiamo la sensazione che ci sia un luogo, Foggia, e la mafia foggiana che sono un po' fuori dal controllo dello Stato. Ci arrivano delle storie molto inquietanti. Ne sappiamo pochissimo e c'è pochissima informazione. E' preoccupante?". Immediata e chiara la risposta del ministro: "Si, è preoccupante, ma non è vero che lo Stato non ne sa nulla. Lo Stato ha fatto grandissime operazioni anche lì. Io presto sarò a Foggia per presiedere un comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, ma anche per dare vicinanza ai quei territori e agli operatori che ci lavorano".

L'intervento di Piantedosi a Piazzapulita

 

 

 

"La mafia foggiana - ha continuato il titolare del Viminale - si caratterizza ancora per l'esercizio di una violenza fisica e talvolta eclatante". "È un po' come la vecchia mafia?", gli ha chiesto Formigli. E lui: "Da questo punto di vista, è quella che si avvicina di più alla vecchia mafia corleonese. È quella che spara ancora, che uccide e fa operazioni eclatanti come gli assalti ai furgoni portavalori in autostrada".

 

 

 

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