L'aria che tira, Calenda fa godere Nordio: "Perché dovrei cambiare idea?"
Che Carlo Calenda sia ormai fuoriluogo nel campo del centrosinistra è assodato. Occorrerebbe capire, semmai, quanto il furbo leader di Azione e del Terzo Polo ci giochi su, magari per portare scompiglio anche nel centrodestra e mettere un po' di zizzania e qualche veleno nella maggioranza di governo. Di sicuro, però, almeno sul tema-giustizia il senatore ha una certa coerenza.
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"Lei sta sostenendo senza se e senza ma le posizioni di Carlo Nordio", gli ricorda Myrta Merlino all'inizio dell'intervista a L'aria che tira, su La7. Il riferimento è alla stretta sulle intercettazioni annunciata dal ministro della Giustizia, tra mille polemiche, proteste e distinguo (anche nel campo dei partiti di governo). Calenda la interrompe subito: "Quelle posizioni le sostenevamo prima di Nordio, e perché dovrei cambiare idea? Solo perché Nordio fa parte di un governo di cui sono all'opposizione?".
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"Ma per voi c'è anche un gioco politico - lo incalza la Merlino -. Fratelli d'Italia riscopre la sua anima un po' legge e ordine, Salvini fa retromarcia dicendo calma e gesso, Forza Italia assolutamente no. Tanti retroscena parlano di una Meloni preoccupata: 'Vogliono usare il Terzo Polo come un grimaldello per destabilizzare me e il mio governo". Calenda smentisce con forza: "No, non è così. Dall'inizio ho avuto un rapporto costruttivo con la Meloni, sono andato a Palazzo Chigi a presentare le nostre proposte. Ho votato contro le cose che considero sbagliate, ho rapporti con i ministri competenti che sono al governo".
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