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Astorre morto, Renzi sgomento: "Non ho capito niente"

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"Spiace non aver capito niente prima della tragedia". Matteo Renzi è uno dei colleghi di Bruno Astorre che per primi fa riferimento esplicito alla causa della morte del senatore Pd: si tratterebbe di suicidio. Astorre, conosciuto e stimato da tutti i colleghi, nome storico del Pd del Lazio, si sarebbe buttato dalla finestra del suo ufficio a Palazzo Cenci, nel cuore politico di Roma.

 

 


Renzi, oggi leader di Italia Viva ma ex segretario del Pd, scrive su Facebook un messaggio accorato: "Ciao Bruno. Sei stato un signor professionista della politica, fiero di esserlo. Nei rapporti umani 'sorridevi e sapevi sorridere'. Sei stato un uomo vero, anche nei confronti più accesi. Mi spiace di non aver capito niente prima della tragedia. Una preghiera per i tuoi. Riposa in pace, amico di mille battaglie, riposa in pace".

 

 

 

Il cordoglio e la commozione uniscono tutti i partiti, in un mesto clima assolutamente bipartisan. Una commozione, va detto, mista allo sbigottimento, nelle reazioni degli esponenti dem e non solo a lui più vicini. Nel saluto di Dario Franceschini, amico di una vita di Astorre e suo punto di riferimento politico, emerge tutto il dolore della comunità democratica: "Ciao Bruno, amico di una vita. Ci hai insegnato cosa vuol dire amare la politica, amare la propria terra, voler bene alle persone. Ogni giorno ci hai salutato con la gioia negli occhi ridenti e noi ti ricorderemo per sempre cosi". Un sorriso ostentato anche se, chi gli è stato vicino, racconta di un disagio, un dolore oscuro che lo attanagliava da tempo.

Il presidente del M5s, Giuseppe Conte, rimarca invece il legame inscindibile con il territorio che ha visto crescere politicamente Astorre: "Un uomo la cui storia politica rappresenta quell'inscindibile e importante legame tra istituzioni e territorio. Una perdita dolorosa, per cui tutta la comunità dei 5 Stelle si stringe vicino alla sua famiglia e ai suoi cari".

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