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Elly Schlein, schiaffo a Conte: ecco l'uomo che fa saltare l'asse Pd-M5s

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Risolto il problema dei nuovi capigruppo del Pd al Senato, a Elly Schlein non resta che garantire il contentino all'ex sfidante (e oggi presidente del partito) Stefano Bonaccini per non far esplodere la minoranza già spaccata sui nomi di Francesco Boccia (capo dei senatori) e Chiara Braga (alla Camera), scelti rispettivamente al posto di Simona Malpezzi e Debora Serracchiani. Il governatore dell'Emilia Romagna, sconfitto a sorpresa alle ultime primarie, ha preferito non avanzare candidature proprie per i capigruppo e gli ex renziani di Base riformista non l'hanno presa bene. Ora però Bonaccini potrebbe passare all'incasso.

Un retroscena di Alberto Maggi per Affaritaliani.it, non a caso, parla di "sostanzioso contentino" per il capo della minoranza interna al Nazareno. Il responsabile Esteri del Pd dovrebbe essere Alessandro Alfieri, senatore esperto di immigrazione e uomo di fiducia di Bonaccini, garanzia soprattutto di "ortodossia" sulla guerra in Ucraina. Una brutta notizia, insomma, per chi sognava di seguire le orme anti-Nato di Giuseppe Conte e dei 5 Stelle. Alle Attività produttive dovrebbe andare l'emiliano Davide Baruffi, sottosegretario di Bonaccini in Regione.

"L'uomo più vicino allo sfidante sconfitto di Schlein", lo definisce Affaritaliani sottolineando come "in totale i membri della segreteria dovrebbero essere 10 o 12 ma i due posti per la minoranza saranno ruoli di primissimo piano". Posto di rilievo anche per due sostenitori della segretaria, Peppe Provenzano e Marco Furfaro, entrambi in pelo per il ruolo di vicesegretario.

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